E’ possibile da oggi per le piccole e medie imprese presentare le domande allo sportello online per accedere alle agevolazioni della nuova Sabatini 2019, finanziata dal Governo per 480 milioni di euro. L’iniziativa, introdotta nel 2013, è rivolta alle Pmi e alle micro imprese che vogliono investire in beni strumentali. Sono ammissibili gli investimenti per l’acquisto, anche in leasing, di impianti, macchinari, attrezzature industriali, attrezzature commerciali, hardware, software e tecnologie digitali, tra le quali gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D e radio frequency identification. Esclusi dalla misura gli investimenti in terreni e fabbricati.
Le agevolazioni, si legge in una nota nel ministero per lo Sviluppo economico, consistono da una parte nell’accesso al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese a sostegno dei finanziamenti forniti da banche e intermediari finanziari (fino all’80% dell’ammontare dell’investimento), nonché di un contributo da parte del Mise rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti. “L’investimento, in particolare – spiega il ministero – può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing). Per rientrare nell’agevolazione il finanziamento deve essere di durata non superiore a 5 anni, di importo compreso tra 20.000 Euro e 2 milioni di Euro e interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
Riaprendo, precisa il Mise, lo sportello accoglierà le prenotazioni pervenute a dicembre 2018 e non soddisfatte per insufficienza di fondi.
“Sono state finora oltre 63 mila le domande – sottolinea il ministro Luigi Di Maio – per un ammontare di contributo concesso superiore a 1 miliardo di Euro, presentate dalle piccole e medie imprese per accedere alle agevolazione previste dalla “Nuova Sabatini”. Data la sua importanza abbiamo deciso di rifinanziare la misura nella legge di bilancio 2019 e questa, insieme altre iniziative del Governo, ci permetterà di iniettare a partire da quest’anno circa 8 miliardi nell’economia reale. Per supportare le Pmi – conclude – stiamo ridisegnando il piano Impresa 4.0 in funzione delle piccole imprese e non solo le grandi aziende. Sono fiducioso che tutte le misure finora poste in essere, e quelle future, consentiranno di sostenere la domanda interna, le grandi e piccole aziende e di rilanciare l’intera economia italiana”.