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Intelligenza artificiale, Ibm Watson “si apre” a tutti i cloud

Grazie a una serie di nuovi servizi annunciati durante Think Ibm di San Francisco finisce il “vendor lock-in”: le aziende potranno utilizzare l’AI a prescindere da dove risiedano i propri dati. Rob Thomas: “Basta alla logica dei compartimenti stagni”

Pubblicato il 15 Feb 2019

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Le aziende potranno implementare l’intelligenza artificiale di Watson ovunque risiedano i propri dati, superando quindi la logica del “vendor lock-in” che aveva finora limitato il settore. Ad annunciare questa “apertura” è Ibm durante il “Think Ibm” di San Francisco, definendo questa nuova possibilità come una “nuova tappa del viaggio che porta dalla sperimentazione dell’AI alla diffusione su vasta scala, fino alla trasformazione del settore”.

“Le aziende sono state ampiamente limitate a sperimentare con l’AI in compartimenti stagni per le limitazioni imposte dal lock-in che i fornitori di cloud determinano sui dati”, ha dichiarato Rob Thomas, General Manager, Ibm Data e AI – Poiché moltissime organizzazioni di grandi dimensioni archiviano i dati in ambienti cloud ibridi, esse hanno bisogno della libertà e della scelta di applicare l’AI ai propri dati ovunque siano archiviati. Solo aprendo questa infrastruttura chiusa, possiamo aiutare le aziende ad accelerare la trasformazione attraverso l’intelligenza artificiale”.

Watson, l’AI di Ibm, è progettato per aiutare le organizzazioni a servirsi dell’intelligenza artificiale per migliorare le prestazioni professionali e aziendali. Con un insieme ben preciso di applicazioni, strumenti di sviluppo, modelli di machine learning e servizi di gestione, Watson aiuta le organizzazioni di tutto il mondo a estrarre valore dai dati, prevedere i risultati e automatizzare i processi in cui tempo e risorse sono della massima importanza.

Grazie agli strumenti annunciati dalla società durante Think Ibm le aziende possono eseguire i servizi Ibm Watson, inclusi Watson Assistant e Watson OpenScale, su qualsiasi cloud.Tramite la loro integrazione con Ibm Cloud Private for Data (ICP for Data), Watson e Watson OpenScale possono ora essere eseguiti in qualsiasi ambiente IT (linfrastrutture locali, cloud privati, pubblici, ibridi e multicloud). Le aziende potranno integrare l’AI nelle loro app indipendentemente da dove i dati risiedono. La flessibilità che ciò consente può rimuovere uno dei principali ostacoli alla espansione nell’utilizzo dell’AI, il vendor lock-in, poiché le aziende possono ora lasciare i dati in ambienti sicuri o preferiti e portare Watson a tali dati.

Le aziende potranno inoltre utilizzare un software di AI che automatizzi i processi aziendali e migliori efficienza e prestazioni. Il nuovo software di automazione digitale dotato di AI è progettato per consentire ai clienti di scoprire gli schemi insiti nei loro processi aziendali e creare, quindi, programmi contenenti intelligenza artificiale in grado di automatizzare determinati flussi di lavoro.

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