Apple si è alleata con il colosso cinese dei pagamenti Ant Financial Services, parte di Alibaba, e con alcune banche cinesi per offrire servizi di finanziamento a interessi zero per comprare gli iPhone. L’iniziativa, la prima del genere per Apple in Cina, si iscrive in una precisa strategia: contrastare velocemente il crollo delle vendite dello smartphone, particolarmente marcato proprio sul mercato della Tigre asiatica.
Sul suo sito cinese, riporta Reuters, l’azienda americana ha già iniziato a promuovere la nuova offerta, in base alla quale i clienti che acquistano da Apple prodotti per un minimo di 4.000 yuan potranno accedere al programma di finanziamento a interessi zero e pagare i loro device in un periodo di tre, sei, nove, 12 o 24 mesi. Le versioni da 64 GB dell’iPhone Xr e dell’iPhone Xs hanno un prezzo ufficiale di vendita di 6.499 e 8.699 yuan rispettivamente, ma si possono pagare a rate senza interessi: 271 yuan (circa 40 dollari) al mese per l’iPhone Xr e 362 yuan al mese per un iPhone Xs. Per modelli più vecchi le rate sono, ovviamente, più basse.
Il finanziamento viene offerto da Apple tramite Huabei, un servizio di credito al consumo del gruppo Ant Financial, che a sua volta è la divisione dei pagamenti del colosso dell’e-commerce cinese Alibaba.
Apple offrirà finanziamenti per l’acquisto dei suoi prodotti (acquisto minimo di 300 yuan) anche tramite le banche China Construction Bank, China Merchants Bank, Agricultural Bank of China e Industrial and Commercial.
Il calo delle vendite dello smartphone della Mela è globale, ma sul mercato cinese è ancora più marcato per un concorso di fattori: il rallentamento dell’economia cinese, le fluttuazioni valutarie, la perdita di interesse dei consumatorin locali per le feature Apple e la serrata concorrenza dei marchi nazionali, soprattutto Huawei. I dati di Idc indicano che le vendite complessive di smartphone in Cina si sono contratte del 9,7% nel quarto trimestre, ma Apple ha fatto molto peggio, con un crollo del 19,9%, mentre Huawei ha guadagnato il 23,3%. Il fatturato generato da Apple nella Greater China è sceso del 27% anno su anno a 13 miliardi di dollari negli ultimi tre mesi del 2018.
Anche il prezzo esoso degli iPhone scoraggia i consumatori cinesi e Apple è corsa ai ripari piegandosi a una nuova politica di pricing, che lega il prezzo dello smartphone alle valute locali anziché al dollaro Usa. Molte catene di negozi in Cina, tra cui Suning e JD.com, hanno messo in saldo diversi modelli di iPhone, con sconti anche del 20%.
Per Apple resta fondamentale ampliare le entrate generate dai servizi (App Store, pagamenti mobili, streaming musicale) rispetto a quelle legate alla vendita dei device, ormai in forte pressione. Ieri il Wall Street Journal riferiva del prossimo lancio da parte di Apple di una carta di credito dedicata ai clienti degli iPhone insieme alla banca Goldman Sachs. I clienti della Mela potranno ottenere circa il 2% di rimborso sulla maggioranza degli acquisti e benefit ancora più alti se comprano prodotti Apple.