“Solo riconoscendo a tutti il diritto alla conoscenza e qualificando la conoscenza essa stessa come bene comune è possibile assicurare a tutti i cittadini strumenti per partecipare in condizione di uguaglianza alla vita politica, economica e sociale di un Paese. E in questo contesto ovviamente si inserisce la rete, la realtà di internet“. Lo dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la cerimonia nell’Aula della Camera “Lo Stato dei beni comuni”, con i sindaci e i presidenti dei Consigli comunali.
“L’accesso a internet- aggiunge- deve essere qualificato perché esso stesso venga considerato un bene comune in quanto consente l’esercizio di diritti fondamentali, che definiscono e qualificano la cittadinanza. Il diritto di informare e di essere informati, il diritto di critica, il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, il diritto di apprendere, studiare, anche di partecipare alla vita politica e di decidere e incidere sulle decisioni politiche e sociali”.