"Non ha senso mettere a gara ora delle frequenze che, secondo l’Agenda digitale dell’Europa, le televisioni sono destinate a perdere, perché serviranno a garantire una connessione a banda larga a tutti". Lo sostiene Antonio Sassano, tra i massimi esperti nel campo delle frequenze, in un’intervista a ‘Prima Comunicazione’. L’Agenda digitale della Ue si propone di garantire una connessione a banda larga di almeno 30 Mb al secondo per tutti gli europei entro il 2020, e una connessione a 100 Mb al secondo per il 50% della popolazione. "Per raggiungere questi obiettivi saranno indispensabili nuove frequenze", afferma Sassano. "Se effettivamente queste frequenze dovranno essere cedute dalle televisioni alle telecomunicazioni, un Paese serio deve definire già da oggi una strategia che preveda le modalità e le tappe di questa transizione, una strategia condivisa con le imprese e gli altri attori del mercato. Anche perché nella banda 700 MHz non ci sono solo le tv locali ma anche Mediaset e Telecom. Per di piu’ ne fanno parte anche le frequenze 54, la 55 e la 58 e 59 che erano destinate al beauty contest". "La soluzione alla quale penso tiene conto che queste frequenze dovranno essere liberate, ma raggiunge questo risultato attraverso un paziente lavoro di riordino dello spettro. Un lavoro che va fatto avendo chiarito a monte la posizione del governo su come usare le frequenze del beauty contest".Di conseguenza andrebbe sospeso anche il passaggio al digitale terrestre: "Bisogna fermare le macchine – conclude Sassano -, per riallineare le molte carte che sono ancora sparpagliate sul tavolo. Questa e’ la mia proposta". |
FREQUENZE
Sassano: “Beauty contest, serve un fermo macchina”
La proposta lanciata dall’esperto italiano: “Sospensione della gara e degli switch off in vista di un riordino dello spettro”
Pubblicato il 22 Feb 2012
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