Cellnex mira a sostenere il proprio piano di crescita in Europa, e per riuscirci vara un aumento di capitale da 1,2 miliardi di euro. “Stiamo analizzando le prospettive di crescita in quasi tutti i mercati in cui operiamo – sottolinea l’amministratore delegato della società specializzata in torri per le Tlc, Tobias Martinez – L’obiettivo è consolidare ed espandere la nostra posizione nei sei paesi in cui siamo presenti, pur rimanendo attenti ai progetti che potrebbero sorgere in altri mercati europei”. Tra i possibili sviluppi del business c’è quello del roll-out del 5G e la possibilità di ospitare centri di elaborazione dati in siti strategici.
A fare un quadro della situazione attuale è il presidente della società, Marco Patuano: “In soli quattro anni dall’Ipo – spiega – Cellnex ha esteso le sue attività a sei mercati europei, moltiplicando le metriche, e ha annunciato investimenti per circa 4 miliardi di euro, con un portafoglio di progetti che consentiranno a questa crescita di continuare nei prossimi mesi e anni, rafforzando l’attrattiva dell’azienda, che ha fornito un rendimento per gli azionisti superiore al 70% da maggio 2015”:
Nello specifico, l’aumento di capitale prevede l’emissione e la vendita di circa 67 milioni di azioni ordinarie, al prezzo di 17,89 euro per ogni nuova azione e quindi uno sconto del 20,01% se si fotografa il titolo alla chiusura di ieri.
Tutti gli azionisti di Cellnex che abbiano hanno acquistato azioni fino al 1 marzo 2019 e le cui transazioni siano state registrate in Iberclear fino al 5 marzo 2019 riceveranno diritti di sottoscrizione preferenziali. Saranno necessari 38 diritti per sottoscrivere 11 nuove azioni, e il periodo di sottoscrizione preferenziale durerà 15 a partire dal primo marzo.
Gli azionisti di ConnecT (società partecipata al 60% da Edizione, al 20% da Adia e al 20% da Gic), che detiene il 29,9% del capitale sociale Cellnex, si sono impegnati a sottoscrivere le corrispondenti quote dell’aumento di capitale, come avvenuto anche per gli azionisti di CriteriaCaixa, che ha in portafoglio il 6% di Cellnex, e gli amministratori e i membri dell’alta dirigenza che detengono attualmente azioni per lo 0,03% del capitale sociale