“Se vogliamo rilanciare il Paese, se stiamo progettando l’Agenda Digitale, se stiamo sforzandoci di favorire la digitalizzazione di quelle migliaia di piccole imprese che ancora non hanno un Pc, introdurre proprio ora una nuova tassa sulla tecnologia, sarebbe un odioso paradosso”. È il commento di Assintel all’indomani del dietrofront della Rai sul pagamento del canone speciale su computer e smartphone. L’associazione ricorda che “il pressing delle associazioni e del mondo del Web ha funzionato”.
“Questa vicenda fa riflettere – prosegue la nota – su come sta cambiando concretamente il mondo della comunicazione, sulla forza che noi imprese e persone innovative possiamo avere per ottenere dei risultati, su un’identità digitale ancora non ben delineata ma che ha tutte le premesse per crescere e presentarsi al Paese come punto di riferimento per un’evoluzione economica e culturale”.
La prossima battaglia su cui Assintel promette di impegnarsi sarà sulla chiarezza della normativa, “perché se oggi si è tentato di far pagare il canone sui Pc alle imprese, domani si potrebbe pretenderlo per i sistemi di Digital Signage. Non vogliamo obbligarci a stare sul fronte 24 ore su 24, perché il nostro core business è innovare e lavorare, ma se ne saremo obbligati lo faremo, e Assintel insieme a tutti voi è in prima linea”.