Razionalizzare la spesa, svecchiare il personale e acquisire nuove competenze sulla cyber security. Questi per Massimo D’Alema, presidente del Copasir, i capisaldi per il rinnovamento dei servizi segreti, emersi durante l’audizione a Palazzo San Macuto alla presenza del premier Mario Monti. D’Alema, presidente del comitato, ha spiegato che "è certamente necessario razionalizzare anche la spesa per i servizi segreti. Questo è un compito – ha sottolineato – che si pone in tutti i campi della Pubblica amministrazione’.
"Uno dei compiti più importanti nell’attuazione della riforma – ha sottolineato D’Alema – è quello di un rinnovamento anche nel quadro delle risorse umane, in particolare sotto il profilo dell’acquisizione di particolari professionalità e competenze. Penso in particolare al settore economico e finanziario – ha proseguito il presidente del Copasir- alle nuove tecnologie, all’informatica nel campo della cyber security. Quindi da questo punto di vista – ha rimarcato D’Alema – bisogna portare sicuramente avanti quel processo di ricambio e rinnovamento senza per questo voler svalorizzare il patrimonio umano esistente".
"E’ però evidente – ha concluso il presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica – che i nuovi compiti richiedono nuove professionalità e anche una leva più giovane, che deve essere via via acquisita nel quadro delle compatibilità finanziarie. E questa è un’esigenza che non potremo trascurare".