IL PRIMATO

Verizon lancia il 5G ad aprile: 10 dollari in più al mese

Le offerte inizieranno a Chicago e Minneapolis per tutti i sottoscrittori del pacchetto “flat”. Ma per poter utilizzare il telefonino servirà agganciare il Motorola Z3, al costo di 50 dollari una tantum. Bruciati sul tempo At&t e Sprint

Pubblicato il 14 Mar 2019

5G-5G

Era una corsa a chi accendeva per primo il 5G e in due città l’ha vinta Verizon con uno strappo finale. Il colosso americano ha infatti annunciato che l’11 aprile avvierà il servizio 5G in due città, Chicago e Minneapolis, per tutti i sottoscrittori già esistenti di piani 4G illimitati, che con 10 dollari al mese in più potranno connettersi e navigare anche sulle nuove reti.

La gara (d’immagine, più che altro) è vinta, certamente, ma forse calcando un po’ troppo la mano sulla tecnologia dei terminali. Anzi, del terminale. Infatti, per poter navigare gli utenti di Chicago e Minneapolis dovranno ovviamente anche utilizzare dei telefoni 5G: in questa prima fase il solo Motorola Z3 (di Lenovo) con il “Moto Mod”, un accessorio 5G (una specie di cover piuttosto spessa da attaccare magneticamente al dietro del telefono) per ottenere la connettività 5G, almeno fino a che non ci saranno altri apparecchi proposti dall’operatore per la sua rete.

AT&T e Verizon, che stanno finendo di costruire le loro reti 5G, non restano a guardare e, anche se non ci sono nuovi annunci ufficiali, hanno chiarito più volte in passato che intendono accendere le loro reti 5G commerciali “più tardi” nel corso dell’anno, utilizzando i terminali di Samsung. Il 5G, che permette velocità da 50 a cento volte più alte di quelle del 4G, non funzionerà a piena velocità fin dall’inizio.

Gli abbonati di Verizon che potranno per primi entrare nel 5G dovranno connettere il “Moto Mod” al proprio Motorola Z3, acquistandolo da Verizon per 50 dollari da pagare una tantum. I primi tre mesi di 5G a dieci dollari in più rispetto ai piani illimitati pre-esistenti saranno gratuiti.

Verizon ha lanciato già a ottobre un servizio WiFi chiamato 5G Home in quattro città, o per meglio dire in alcune aree di quattro città: Los Angeles, Sacramento, Houston e Indianapolis. L’azienda prevede di espandersi entro la fine del 2019 in 30 città americane in totale. Secondo gli analisti questa corsa è più per sperimentare e conquistare un po’ di immagine positiva che non per offrire un servizio realmente disponibile su larga scala. Per quello sarà necessario attendere la metà del prossimo decennio e delle generazioni completamente differenti di terminali.

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