I temi legati allo sviluppo di Internet "spettano ai Parlamenti e alle Autorità di regolazione", per risolvere "nodi" che non si possono lasciare totalmente alla "dialettica tra grandi imprese". Lo ha spiegato Paolo Gentiloni, nel suo intervento al convegno organizzato dal Pd dal titolo "Tv e Internet, la grande sfida".
"Internet è il motore del cambiamento ma questo non vuol dire che la Tv muoia. La Tv cambia – ha spiegato il presidente del Forum Ict del Pd – E’ un percorso nuovo nel quale dobbiamo interrogarci non come si passa da un mezzo di comunicazione a un altro, ma su come il boom di Internet cambia tutto il sistema dei media".
Dati alla mano, Gentiloni ha sottolineato che c’è un "periodo lungo di convivenza" tra Web e Tv che, tra le altre cose, "produce domande alla politica e ai regolatori. I nodi sistema radio televisivo degli ultimi 20 anni, come le posizioni dominanti o il servizio pubblico, sono archiviati? Io non penso. I problemi degli ultimi 20 anni sono vivi e interpellano i partiti e il Parlamento. Ma ci sono anche problemi emergenti, come la gestione dello spettro, la catena del valore tra produttori di contenuti, il copyright, la protezione dei dati, da non leggere con gli occhiali degli old media".