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Il Tribunale di Milano spinge sul digitale, Severino: “Modello per l’Italia”

Approvato oggi il piano di sviluppo 2012. Si punta all’arricchimento dei servizi elettronici ai cittadini e a rafforzare l’informatizzazione del back office

Pubblicato il 27 Feb 2012

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Il tribunale di Milano sarà sempre più digitale: lo prevede il piano 2012 del tavolo Giustizia (di cui fanno parte istituzioni, mondo della giustizia e realtà sociali ed economiche come la Camera di commercio) che è stato approvato oggi. Alla presenza del Guardasigilli Paola Severino oggi al tavolo è stata firmata anche una convenzione fra il Tribunale e la Provincia che mette a disposizione un dirigente per realizzare il piano impostato dal tavolo.

“Si va sempre più verso la digitalizzazione – ha sottolineato il presidente della Regione Roberto Formigoni – perché la pubblica amministrazione deve saper parlare il linguaggio della velocità e dell’efficienza”. Una giustizia veloce e giusta, secondo Formigoni, serve anche per essere più competitivi e attrarre investitori nel nostro Paese. Anche per questo oggi si è parlato anche del nuovo tribunale delle imprese – ha aggiunto – che stiamo realizzando nell’attesa che il Parlamento dia il via libera definitivo”.

Intanto, una delle questioni da affrontare riguarda la carenza di personale. La Provincia, attraverso gli ammortizzatori sociali, ha mandato centinaia di persone a lavorare in tribunale, ma con contratti che per legge potevano essere solo di 6 mesi rinnovabili per sei. E ora non si potrà più fare. A questo, ha spiegato il presidente della Provincia Guido Podestà, si cercherà con una convenzione una soluzione al tavolo convocato fra una decina di giorni. “In molti – ha osservato Podestà – hanno sottolineato oggi il clima di collaborazione che c’è da molto tempo e tende a dotare di strumenti tecnologici e qualificazione professionale e ad ottenere risorse per dare risultati migliori”.

“L’incontro di oggi – ha concluso il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia – conferma ancora una volta come il metodo migliore per ottenere risultati di eccellenza sia quello dell’impegno condiviso di tutte le Istituzioni. Insieme stiamo lavorando per rendere più efficiente il funzionamento della giustizia milanese, si tratta di una grande e importante sfida in un momento di crisi economica in cui le risorse sono limitate. I progetti in corso, a partire dall’informatizzazione e dall’aumento dei servizi per i cittadini, dimostrano come la nostra città sia all’avanguardia in questo settore”.

Secondo il ministro Severino il tribunale di Milano può essere un modello da sperimentare per altri palazzi di giustizia in Italia. "Milano – ha detto il ministro – è una situazione virtuosa dalla quale partire perché altri tribunali sperimentino questo modello. Questa è la tappa di un viaggio che sto facendo per l’Italia, che ha già toccato Catania, un altro tribunale in cui il ciclo virtuoso è stato avviato, e proseguirà con Torino". Nella periodica riunione del Tavolo della giustizia, durata circa 2 ore, il ministro ha spiegato che gran parte del tempo è stato dedicato a constatare "le cose importanti fatte dal tribunale di Milano, per esempio riguardo al processo di informatizzazione. Mi è stato mostrato come funziona il processo informatico e quante persone abbiano contribuito affinché questo potesse essere varato e raggiungere livelli significativi".

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