Cambio della guardia per la fornitura delle tecnologie di connettività a Tdc, principale operatore telco della Danimarca. Il gruppo, che nel 2013 si era affidato a Huawei siglando un contratto della durata di sei anni, oggi per implementare la rete 5G ha invece scelto la piattaforma di Ericsson. Una decisione che, nel contesto attuale e rispetto al dibattito ancora aperto sull’opportunità di scegliere come supplier di soluzioni di rete il colosso cinese, potrebbe assumere agli occhi degli osservatori una portata ben più vasta di un semplice accordo di fornitura.
Si tratta del primo swap (il subentro di un vendor a un altro) in Europa nel 2019 preceduto solo da quello che ha visto protagonista Wind Tre, lo scorso anno, a seguito del ban americano su Zte. La compagnia aveva puntato su una rimodulazione dell’appalto a favore di Ericsson.
In base alla partnership attivata, circa cento risorse di Tdc verranno trasferite in Ericsson, e saranno contestualmente avviate attività di ricerca e sviluppo ad hoc, ospitate all’interno dell’ecosistema globale dello specialista delle tecnologie di trasmissione dati, a partire dalla struttura di Lund, in Svezia. L’accordo prevede anche una collaborazione per il potenziamento del network 4G in essere e un piano di sviluppo quinquennale per una gestione del servizio basata sulle soluzioni di automazione e Intelligenza artificiale del vendor. Ericsson comincerà a operare in tal senso sulle reti di Tdc a partire da settembre. Il segnale 5G comincerà invece a essere disponibile in Danimarca verso la metà del 2019, con operazioni pilota riservate a un numero selezionato di clienti, per poi arrivare al varo commerciale ufficiale previsto a ottobre, salvo imprevisti dovuti a ritardi nell’assegnazione e alla disponibilità delle frequenze. Ericsson si è impegnata a modernizzare la Ran (Radio Access Network) di Tdc con le soluzioni Ericsson Radio System, mentre per il core network verrà implementata la piattaforma 5G Cloud Core.
L’obiettivo è raggiungere la copertura dell’intero territorio nazionale entro la fine del 2020, rendendo di fatto la Danimarca uno dei primi Paesi europei in grado di beneficiare dei servizi di nuova generazione, sia sul fronte consumer, sia su quello del business e in particolar modo dell’Industry 4.0.