Lo streaming fa volare il mercato musicale italiano. Emerge dal Global Music Report 2019 della Ifpi – International Federation of the Phonographic Industry – secondo cui il 2018 registra una ripresa del mercato discografico italiano con un aumento del 2,6% e 228 milioni di fatturato.
Il segmento dello streaming guida la crescita, rappresentando quasi la metà del mercato (41%). Crescono i servizi in abbonamento premium streaming, che segnano +55,4% rispetto all’anno precedente, mentre tra il 2013 e il 2018 il digitale è passato dal ricoprire il 32% del mercato (fisico + digitale) al 63%. Positivo anche il bilancio dei diritti di performance (+2,9%) e delle sincronizzazioni (+7,9%).
Ma il mercato italiano presenta anche una caratteristica a parte: le vendite di musica “fisica” mantengono solide posizioni e restano tra le più forti a livello internazionale posizionandosi al settimo posto.
Merito anche, dice Enzo Mazza Ceo della Fimi – dei risultati generati dal Bonus Cultura, che solo nel 2018 ha prodotto oltre 21 milioni di fatturato, per quasi la totalità sul fisico”. E questo “nonostante il calo di fisico e download sia fisiologico in una dimensione digitale sempre più consolidata, grazie ai risultati del repertorio italiano che ha dominato le classifiche degli album nel 2018”.
Ma è l’intero mercato globale a dimostrare il proprio stato di salute: la crescita prosegue per il quarto anno consecutivo: nel 2018 l’incremento è stato del 9,7%. I ricavi totali dell’anno appena concluso sono stati pari a 19 miliardi di dollari.
“Abbiamo assistito a quattro anni consecutivi di crescita: è un progresso che sta permettendo alle case discografiche di proseguire negli investimenti, non solo nelle persone, nelle tecnologie e negli artisti, ma anche nelle regioni in via di sviluppo – dice Frances Moore, Ceo di Ifpi -. Mentre i mercati continuano a svilupparsi ed evolversi, è importante che siano predisposte le giuste infrastrutture legali per garantire che la musica venga valutata in maniera equa e che i ricavi vengano restituiti ai titolari dei diritti. Stiamo lavorando per garantire che la musica continui nel suo entusiasmante viaggio globale”.