Metà è telefono, doppio è tablet. Il Galaxy Fold di Samsung, uno dei primissimi telefoni con lo schermo che si piega (assieme allo Huawei Mate X e a un misterioso prototipo di Oppo, oltre al presunto Motorola Razr), è pronto per arrivare nelle tasche dei suoi primi, fortunati (e benestanti) proprietari.
Samsung ha informato i clienti martedì che chi si è già iscritto e messo in fila virtualmente per il rilascio dell’apparecchio, a partire da questo venerdì potrà ordinarlo e riceverlo in anticipo rispetto al rilascio generale, che comincia il 26 aprile.
A un prezzo di duemila euro il Galaxy Fold è stato annunciato a febbraio. È uno dei primissimi apparecchi con schermo pieghevole, che permette di trasformare un telefonino normale (magari un po’ spesso) in un tablet con una superficie doppia e senza soluzione di continuità nello schermo. È una vera e propria pietra miliare del settore della tecnologia, una specie di traguardo che da un decennio tutti vorrebbero raggiungere ma che sino a questo punto nessuno era stato ancora in grado di conquistare.
Nei mesi scorsi alcuni analisti hanno sostenuto che la gran parte del mercato si è tenuta lontana dagli apparecchi troppo costosi presentati negli ultimi due anni, a meno che non offrissero delle tecnologie in grado di giustificare l’aumento del prezzo. Nel caso di questo apparecchio di Samsung, è probabile che non ci sia una vendita in massa – duemila euro selezionano molto il tipo di pubblico che può volerlo comprare – ma l’apparecchio sta comunque attirando l’attenzione di molti.
Anche perché i telefoni pieghevoli sono una di quelle tecnologie che mostrano abbastanza chiaramente un possibile sviluppo del mercato. E quindi un obiettivo tecnologico per le aziende che vogliano interessare il proprio mercato e in particolare quella fascia di utenti con maggiore capacità di spesa ma che finora non erano interessati alle altre innovazioni presentate dagli smartphone di punta.
Quello pieghevole è un fattore di forma che viene offerto anche da Huawei con il suo Mate X, che è stato annunciato anch’esso a febbraio. Si è intravisto a Barcellona, durante la fiera annuale della telefonia mobile, anche un prototipo di Oppo sostanzialmente uguale a quello della connazionale Huawei. Un altro prototipo, ancora mai visto da nessuno a sul quale si è molto parlato, è quello di Lenovo e del suo Motorola Razr, marchio storico della telefonia mobile, che dovrebbe avere forma a clamshell e schermo protetto all’interno dell’apparecchio, con un piccolo display Oled sul guscio per vedere chi telefona e occhieggiare i messaggi.
Di sicuro, insomma, i coreani non resteranno gli unici sul mercato ancora a lungo. Anche per un motivo di logica. Infatti. dal momento che Samsung offre i pannelli degli schermi anche ad altri produttori, è plausibile che altri produttori di dispositivi adotteranno questo fattore di forma e a prezzi inferiori grazie alla maturazione della tecnologia. Ci vorranno però anni, o comunque non sarà questione di pochi mesi.
Samsung ha anche annunciato che lancerà a partire da maggio il Galaxy S10 5G, una versione speciale del Galaxy S10 che funziona su nuove reti di quinta generazione. I preordini per quel telefono inizieranno “presto”, ha fatto sapere l’azienda. Negli Usa Verizon ha l’esclusiva sul Galaxy S10 5G fino alla seconda metà dell’anno, quando anche AT&T, Sprint e T-Mobile inizieranno a vendere il telefono di Samsung. Tuttavia, la rete 5G di Verizon al momento è estremamente limitata in termini di performance e copertura.