L’accordo raggiunto nelle scorse settimane tra Apple e Qualcomm, che hanno posto fine a una guerra dei brevetti che durava da tempo, si è fatto sentire sulle previsioni finanziarie di Intel per il trimestre in corso e l’intero 2019. La “pace” tra Qualcomm ed Apple significa infatti che la casa di Cupertino potrà servirsi dei chip della principale concorrente di Intel per equipaggiare i propri smartphone 5G.
In conseguenza di questa prospettiva il colosso statunitense dei chip ha rivisto al ribasso la guidante su utili e ricavi, e questo ha usato uno scossone sul mercato, con il titolo Intel che è arrivato a perdere il 7% nel dopo mercato.
A questo si aggiunge la decisione di Intel di uscire dal mercato dei modem per gli smartphone 5G, seguita alla scelta di focalizzare l’attenzione su quelli 4G e 5G per personal computer e per i device del comparto smart home: “Quando è diventato chiaro che non avremmo avuto una rotta definita verso la redditività nei modem per smartphone 5G – ha spiegato agli analisti Bob Swan, da gennaio Ceo di Intel dopo l’esperienza da Cfo – abbiamo agito”.
Quanto alla trimestrale, da gennaio a marzo 2019 Intel ha registrato profitti in calo annuo dell’11% a 3,97 miliardi di dollari, mentre i ricavi sono rimasti poco mossi a 16,06 miliardi. I risultati, secondo il Ceo, sono stati leggermene migliori rispetto alle previsioni, “Guardando avanti – ha sottolineato Swan – abbiamo una visione più cauta per l’anno anche se ci aspettiamo che le condizioni di mercato migliorino nella seconda metà del 2019″.
Per il 2019 Intel prevede complessivamente utili per azione di 4,14 dollari e ricavi di 69 miliardi, contro i 4,35 dollari di utili per azione e vendite per 71,5 miliardi messi in conto nello scorso trimestre. Da inizio anno il titolo è salito del 22,7% (+12% negli ultimi 12 mesi)