Prodotti hi-tech venduti online a prezzi super-scontati. O, almeno, è quanto promettevano una serie di aziende finite nel mirino dell’Antitrust che ha proceduto a comminare sanzioni e a imporre l’immediato stop alla pubblicità ingannevole a danno degli utenti. Zuami, GladiatoriRoma e E co World di Sorrentino Enrico le tre aziende sulle quali l’Authority è intervenuta mettendo nero su bianco pratiche e azioni considerate lesive nei confronti degli acquirenti. E sono sette i portali incriminati: girada.com, zuami.it, bazaza.it, listapro.it, shopbuy.it, ibalo.it e 66×100.com. Il j’accuse riguarda non solo l’”ingannevole prospettazione della possibilità di acquistare beni tecnologici a un prezzo scontato” ma anche “l’ostacolo all’esercizio dei diritti dei consumatori”, spesso impossibilitati nell’esercizio del diritto di recesso.
“Nello specifico si legge nella nota dell’Antitrust – gli operatori, seppure con modalità differenziate, hanno promosso una particolare offerta commerciale nella quale i consumatori sono stati invitati ad “acquistare” prodotti ad un prezzo particolarmente scontato, versando immediatamente il prezzo scontato richiesto, salvo poi dover attendere, per poter conseguire il prodotto, che altri consumatori effettuassero un analogo acquisto. Al fine di ottenere il bene al prezzo scontato, il consumatore doveva inoltre attivarsi per individuare direttamente i nuovi acquirenti, generalmente 2 o 3, ovvero attendere in una specifica lista gestita dal venditore che altri consumatori “acquistassero” il medesimo prodotto”.
Gli operatori coinvolti sono stati complessivamente sanzionati dall’Autorità per oltre un milione di euro, così ripartito: Girada S.r.l.s. (PS10842B sito: girada.com), sanzione 350.000; Zuami S.r.l.s. (PS11175 sito: zuami.it), sanzione 100.000; Gladiatori Roma s.r.l.s. (PS11211 sito: bazaza.it e listapro.it), sanzione 200.000; Shop Buy S.r.l.s. (PS11262 sito: shopbuy.it), sanzione 150.000; Ibalo S.r.l.s (PS11283 sito: ibalo.it) sanzione 130.000; E Co World (PS11261 sito: 66×100.com), sanzione 100.000.
“Gli accertamenti istruttori hanno altresì evidenziato – continua la nota dell’Authority – che ai consumatori viene impedito l’esercizio di diritti contrattuali, ovvero di essere rimborsati di quanto originariamente versato, di acquisire il prodotto ad un prezzo di mercato e di esercitare il diritto di recesso”. “Le violazioni del Codice del Consumo rilevate sono state ritenute gravi in considerazione delle condizioni particolari e aleatorie dell’offerta, in grado di attrarre un numero sempre crescente di prenotazioni e di ingannare un numero crescente di consumatori, nonché condizionare indebitamente coloro che vi hanno aderito”.