5G e edge computing rivoluzioneranno il modo di fare degli operatori di telecomunicazione trasformandoli, nel giro dei prossimi 15 anni, in aziende simili agli odierni fornitori di servizi cloud con modelli opex snelli, servizi veloci, alto grado di automazione e maggiore redditività. È quanto si legge nel report “Telco study reveals industry hopes and fears: from energy costs to edge computing transformation” commissionato da Vertiv alla società di analisi 451 Research: le telco agiranno con quelle caratteristiche di agilità, scalabilità e flessibilità offerte dal cloud ma con le prestazioni superiori consentite dall’architettura edge computing distribuita integrata con reti Ip e di accesso radio avanzate.
Lo studio raccoglie i risultati di un’indagine su oltre 100 responsabili decisionali globali del settore delle telecomunicazioni, che si occcupano delle strategie e dei piani 5G delle loro aziende.
Il primo dato che emerge riguarda la tempistica dei roll-out: il 5G sarà realtà nel giro di due anni. Il 12% degli operatori prevede di implementare servizi 5G nel 2019 e un ulteriore 86% prevede di fornire servizi 5G entro il 2021. I partecipanti al sondaggio sono in generale ottimisti circa le prospettive del business 5G e stanno procedendo in modo aggressivo con i piani di implementazione.
“Il 5G rappresenta l’evoluzione della rete più impattante e complessa mai affrontata dall’industria delle telecomunicazioni”, ha commentato Brian Partridge, vicepresidente per la ricerca di 451 Research. Secondo la società di ricerche, sono tre i grandi casi d’uso che il 5G abilita: banda larga mobile potenziata (eMbb), comunicazioni molto affidabili grazie alla bassissima latenza (Urllc) e comunicazioni massicce tra macchine (mMtc).
L’edge computing appare come la maggiore opportunità di business: il 5G diventa un modo per rimettere le società telefoniche al centro della catena del valore del cloud e dello storage. Il nuovo standard, insieme all’edge computing, potrà migliorare la capacità di offrire servizi dfferenziati, arrivare velocemente sul mercato e abbattere i costi. Le telco potranno efficacemente rispondere alla crescente domanda di servizi Internet su banda larga.
Per ora, tuttavia, le telco pensano a offrire col 5G i servizi di sempre: il 96% del campione dice che nel 2021 il business sarà incentrato sul supporto di servizi dati già esistenti. Il 39% punta anche su nuovi servizi consumer, il 32% supporterà i servizi enterprise esistenti, il 19% metterà a disposizione nuovi servizi basati sull’edge computing e il 18% avrà nuove soluzioni per le imprese. Man mano che le reti continueranno a evolversi e la copertura si espanderà, il 5G diventerà un fattore chiave per i casi di utilizzo emergenti, come realtà virtuale e aumentata, assistenza sanitaria digitale e case, edifici, fabbriche e città intelligenti.
Tuttavia il 68% degli intervistati non prevede di raggiungere la copertura 5G totale prima 2028. Il 28% prevede una copertura totale entro il 2027, mentre solo il 4% prevede una copertura totale entro il 2025.
“Le società di telecomunicazioni riconoscono le opportunità offerte dal 5G, ma considerano anche la trasformazione della rete richiesta per supportare i relativi servizi”, ha dichiarato Martin Olsen, vice presidente di global edge e soluzioni integrate di Vertiv. “Questo rapporto fa chiarezza sulle sfide da affrontare ed evidenzia il ruolo dell’infrastruttura di rete innovativa ed energeticamente efficiente che consentirà al 5G di realizzare il suo potenziale”.
Per supportare i servizi 5G, le società di telecomunicazioni stanno aumentando l’implementazione di siti di multi-access edge computing (Mec), che portano le funzionalità del cloud direttamente ai punti di accesso della rete. Il 37% degli intervistati ha dichiarato di aver già implementato l’infrastruttura Mec prima dell’avvio del 5G, mentre un ulteriore 47% intende implementare le architetture Mec in breve tempo.
Inoltre l’edge computing rende sempre più importante la capacità di monitorare e gestire da remoto reti più complesse: la gestione dell’infrastruttura del data center (Dcim) è stata identificata come l’elemento abilitante più importante (55%), seguito dalla gestione dell’energia (49%). La gestione da remoto delle infrastrutture sarà fondamentale, poiché il rapporto suggerisce che la densificazione della rete richiesta dal 5G potrebbe costringere gli operatori a raddoppiare il numero di stazioni di accesso in tutto il mondo nei prossimi 10-15 anni.
Quanto ai problemi energetici dei prossimi cinque anni (il 94% dei partecipanti prevede che i consumi energetici della rete aumenteranno), molte aziende telecom puntano sulle attrezzature di networking intelligenti, che entrano in “sleep mode” quando non sono utilizzate, e alle nuove tecniche di raffreddamento: attualmente utilizzate dal 43% delle aziende di telecomunicazioni di tutto il mondo, saranno adottate dal 73% delle imprese entro cinque anni.
“L’industria telecom globale sarà completamente reinventata da 5G, virtualizzazione della rete, edge computing, automazione dell’infrastruttura It, sviluppo di applicazioni cloud-native e nuovi ambienti di execution ibridi e multi-cloud”, conclude lo studio. Per questo gli operatori telecom sono impegnati ad assicurarsi di avere non solo le giuste piattaforme di rete e It, ma i necessari alleati nel software e nel cloud, i talenti e i processi per trasformare queste innovazioni tecnologiche in prodotti innovativi per i clienti e in un nuovo modo di operare più agile e meno costoso. 451 Research si aspetta una crescita massiccia anche per i fornitori di attrezzature per data center, che sosterranno l’evoluzione verso il 5G.