La trimestrale di Apple presenta lati luminosi e lati problematici. Ma il team alla guida dell’azienda ha giocato bene le sue carte diversificando le attività e avviando una gigantesca operazione di buyback azionario da 75 miliardi di dollari che viene premiata dalla Borsa e che fa volare la capitalizzazione di mercato dell’azienda nuovamente oltre la soglia dei mille miliardi di dollari: il traguardo simbolico che Apple aveva superato per prima ad agosto e che solo Amazon e Microsoft sono riuscite a cogliere in seguito.
A far cadere dal podio del market-cap era stato il calo delle vendite in Cina e il complessivo rallentamento delle vendite di iPhone, che all’epoca erano più dei 60% del fatturato dell’azienda. Apple, che da due trimestrali non indica più il numero di apparecchi venduti, ha oggi un mix molto differente: 54% iPhone, 20% servizi, 10% Mac, 9% indossabili (Apple Watch, AirPods), 8% iPad.
Per far digerire alla Borsa questa differente velocità di business e il calo degli iPhone Tim Cook e i suoi hanno architettato un buyback che restituisce miliardi di dollari agli azionisti e quindi sostanzialmente calma le acque che si stavano facendo molto mosse per il Ceo della casa di Cupertino.
L’anno scorso Apple aveva fatto un analogo buyback, complessivamente da 70 miliardi di dollari, cioè circa cinque volte la sua spesa in ricerca e sviluppo. Ma una percentuale relativa rispetto alla montagna di cash accumulato, che supera ancora i 200 miliardi di dollari.
Ma a piacere a Wall Street è stata anche la previsione del prossimo trimestre, che secondo Cook e i suoi dovrebbe segnare un secco cambio di passo: «Apple – scrivono gli analisti di Morgan Stanley in un loro report – ha ottenuto un risultato pulito su marzo ed è molto aggressiva su giugno, che assieme al calo di valutazioni negative sul titolo da parte degli investitori prepara il campo per una crescita notevole del titolo». Otto società di brokeraggio, tra le quali Jeffreies, hanno indicato un prezzo futuro più alto, con rialzi superiori al valore attuale compresi tra 50 e 200 dollari.
Un’altra spinta positiva viene dalla lettura dei dati in dettaglio. Il calo della Cina c’è sempre ma meno che nel trimestre precedente: segno che la cura dei prezzi più bassi sta pagando. Apple inoltre ha un quota di mercato per il settore smartphone tale che continuerà a catturare valore per molto tempo, secondo gli analisti di Canaccord Genuity.
Insieme agli iPhone calano le vendite anche dei Mac (-4.6% anno su anno)cresce iPad e crescono tantissimo sia i servizi che gli indossabili, tanto da far definire le cuffiette AirPods un vero e proprio “fenomeno sociale” da parte di Tim Cook.
DATI FINANZIARI
Apple torna nel club del trilione: superati (di nuovo) i mille miliardi di capitalizzazione
Trimestrale in chiaroscuro: le vendite degli iPhone crollano del 17% ma di contro crescono servizi, iPad e wearable. Cupertino avvia un buyback che viene premiato dalla Borsa
Pubblicato il 02 Mag 2019
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