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Il caso Meng non frena Huawei, la “nuova” scommessa è il Canada

La compagnia cinese non molla sugli investimenti nel Paese nonostante le frizioni con il governo di Ottawa dopo il via libera all’estradizione negli Usa della Cfo. Investimenti sulla formazione e smartphone 5G i pilastri del programma. “La sicurezza è la bussola”

Pubblicato il 08 Mag 2019

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Il “caso Meng” non distoglie Huawei dai progetti di investimento in Canada. La compagnia cinese ha infatti annunciato tre nuovi impegni nel Paese, con un focus particolare sul 5G e sulle comptenze. Entro il 2020, Huawei Canada offrirà corsi di formazione e aggiornamento nell’ambito Ict ad oltre 1000 canadesi. Le attività saranno promosse dal programma Huawei Authorized Learning Partner (Halp) e da altre simili iniziative implementate su tutto il territorio canadese. A fine anno al massimo è invece previsto il lancio del suo primo smartphone 5G specificatamente progettato per il mercato canadese.

Una ulteriore quota di investimenti – 100mila dollari – è invece destinata a fare fronte alle alluvioni che hanno devastato Ottawa.

“Siamo incredibilmente orgogliosi del lavoro che abbiamo svolto in Canada negli ultimi 10 anni – evidenzia affermato Eric Li, presidente di Huawei Canada – Con un team di oltre 1.100 dipendenti – di cui 600 ingegneri – vantiamo le più brillanti menti canadesi sulle quali continueremo a investire in termini di formazione. Il Canada è un naturale sbocco per il 5G di Huawei e per questo motivo continuiamo a lavorare con l’obiettivo di preservare la nostra posizione di leader nel campo della tecnologia 5G”.

Il tutto senza abbassare la guarda sulla sicurezza, item che rappresenta un po’ il fianco scoperto della compagnia, accusata da più parti di spiare i Paesi dove opera per conti di Pechino. “La sicurezza informatica è molto importante per Huawei . spiega Olivera Zatezalo, Chief Security Officer di Huawei Canada – Ogni anno Huawei destina il 5% del budget di Ricerca & Sviluppo alla sicurezza informatica. Questa è per Huawei una strategia cruciale e conferma ancora una volta l’impegno dell’azienda nell’espandere e perfezionare un sistema solido e condiviso per garantire la piena osservanza delle leggi canadesi. Huawei vanta un’esperienza di ben 30 anni nell’ambito della sicurezza informatica a livello globale e siamo impegnati incessantemente a investire in sistemi di sicurezza informatica globale end-to-end. Siamo in Canada dal 2008 e abbiamo sempre collaborato con il governo e i fornitori canadesi per introdurre un programma completo di revisione delle pratiche sulla sicurezza”.

L’annuncio dei nuovi investimenti avviene all’indomani dell’addio del top executive Jake Enwright, direttore dei Corporate Affairs di Huawei Canada: si tratta delle seconde dimissioni di un manager di alto livello dopo le tensioni tra la compagnia e il governo di Ottawa determinate dal caso Meng. Prima di lui – a gennaio – aveva lasciato Scott Bradley, Vp senior dei Corporate Affairs.

La ex Cfop di Huawei Meng Wanzhou è stata arrestata a Vancouver all’inizio di dicembre con l’accusa di aver violato le sanzioni adottate dagli Usa nei confronti dell’Iran. La manager dovrà comparire in tribunale a Vancouver oggi. A marzo il Ministero della Giustizia canadese ha dato l’ok perché proceda l’iter di estradizione in Usa di Meng.

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