Free Mobile si impegna a spendere 250 milioni di euro quest’anno per migliorare la sua rete mobile in Francia, rispondendo così a quella che ha definito una “campagna di diffamazione” da parte dei grandi operatori telecom del paese contro il suo servizio a prezzi super-scontati.
In effetti a gennaio il lancio di Free (carrier di proprietà del miliardario francese dell’industria telecom Xavier Niel) ha messo in allarme i provider tradizionali, ovvero France Telecom, Sfr di Vivendi e Bouygues Telecom, che sono state automaticamente costrette ad abbassare i loro prezzi e a lanciare dei warning sul calo degli utili a causa dell’ingresso della rivale low-cost.
Gli incumbent si sono lamentati con l’Arcep, il regolatore telecom francese, sostenendo che Free non sta rispettando i termini del suo contratto di licenza, che stipula che la sua rete di proprietà debba coprire il 27% della Francia. L’Arcep però ha risposto che Free sta rispettando i suoi obblighi.
Thomas Reynaud, chief financial officer di Iliad, la parent company di Free, ha dichiarato che è vero che circa il 90% del traffico mobile di Free viene trasportato al momento dalla rete di France Telecom, ma questo accade solo perché l’azienda è nella fase iniziale del suo sviluppo. E Niel ha indicato che Iliad ha già installato 1.700 antenne, di cui un migliaio attive, e ne avrà 2.500 entro fine anno. Ha ammesso che Free ha solo 10 antenne a Parigi, mentre ne servirebbero 300 per una buona copertura.
Il carrier non vuole rivelare il numero di abbonati per ora (lo farà ufficialmente a maggio, ha detto), ma secondo gli operatori rivali sarebbero già tra 1,5 e 2 milioni, riporta il Financial Times.
Intanto gli analisti di Nomura prevedono che gli utili operativi combinati dei servizi mobili francesi di Vivendi, Bouygues e France Telecom scenderanno del 28% entro il 2015 a causa dell’ingresso sul mercato di Free. Vivendi e France Telecom hanno ridotto il dividendo per preservare la loro liquidità, perché la forte pressione sui prezzi incide sul cash flow.
La posizione di France Telecom è però privilegiata rispetto alle altre grandi telco, perché ha un accordo di roaming con Free che la aiuterà a proteggere i suoi risultati portando almeno 1 miliardo di euro di entrate extra nei prossimi anni, come indicato dal ceo Stephane Richard. Tanto che quest’ultimo è stato accusato dagli operatori rivali di aver permesso a Niel di tagliare i prezzi del servizio mobile in modo più che aggressivo.