CYBERCRIME

Anonymous non molla gli avvocati: hackerate quasi 50mila Pec

Dopo Roma finiscono sotto attacco anche i professionisti di Napoli, Avellino e Bari. Le caselle sono temporamente bloccate. Indagano Cnaipic e Polizia Postale

Pubblicato il 09 Mag 2019

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Dopo gli avvocati di Roma, finiscono sotto attacco hacker quelli del foro di Napoli: sono 15mila le Pec violate. Anche in questo caso si ipotizza che il blitz sia stato effettuato da Anonymous e che l’operazione, avvenuta a stretto giro da quella di Roma, faccia parte di una unica strategia.

A Roma sono state invece 30mila le e-mail certificate violate, comprese quella della sindaca Virginia Raggi. I dati delle toghe della Capitale sono stati pubblicati da Anonymous insieme alla notizia che “i collettivi di hacker italiani Lulzsec Italia e Anonymous hanno iniziato una campagna per mostrare le vulnerabilità con cui alcuni Ordini conservano i dati dei loro iscritti in rete”.

Disagi si sono verificati anche ad Avellino e a Bari. Secondo quanto riportato in un comunicato dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari Giovanni Stefanì e dalla responsabile della protezione dati Adriana Augenti i pirati informatici avrebbero violato i server di uno dei gestori Pec più diffusi tra gli avvocati reperendo le user id e le password di primo accesso (le password ricevute dal gestore stesso, che andrebbero modificate dopo il primo accesso).

Le caselle di posta sono temporaneamente bloccate per le verifiche delle anomalie, sebbene il gestore interessato già da alcune ore abbia comunicato che dovrebbe tornare tutto alla normalità in poco tempo, in modo da limitare i disagi e garantire a quegli avvocati che avevano atti in scadenza la loro collaborazione per la rimessione in termini.

Dopo la prima intrusione a Roma, sta indagando sulla vicenda il Centro nazionale informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic) della Polizia Postale, anche se per il momento in Procura non è ancora stato ufficialmente aperto un fascicolo sul caso.

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