Via libera del Governo al provvedimento sulla golden share. Ad annunciarlo il ministro per la Cooperazione, Andrea Riccardi, uscendo da Palazzo Chigi al termine della riunione del Consiglio dei ministri.
Il dl, che riguarda i settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni, prevede anzitutto una notifica al Governo delle delibere adottate da una società che abbia per effetto modifiche della titolarità, la fusione o la scissione.
È poi prevista la possibilità per il Governo di sottoporre a specifiche condizioni delibere, atti o operazioni che diano luogo ad una situazione di eccezionale minaccia effettiva di grave pregiudizio per gli interessi pubblici relativi alla sicurezza e al funzionamento delle reti e degli impianti e alla continuità degli approvvigionamenti. Infine, il Governo ha la possibilità di esercitare il potere di veto nel caso in cui il soggetto acquirente originario di un Paese extra-europeo si stabilisca all’interno dell’Unione attraverso l’acquisto di un’azienda o di un suo ramo. In questi casi sono però necessari due presupposti supplementari: la presenza di legami tra gli operatori coinvolti e organizzazioni criminali o con soggetti o enti ad esse collegati; l’intervento sulla società deve essere idoneo a garantire la continuità degli approvvigionamenti; il mantenimento, la sicurezza e l’operatività delle reti e degli impianti; il libero accesso al mercato. Con queste nuove norme il Governo mira anche a chiudere la procedura d’infrazione aperta nel 2009 dalla Commissione europea, in relazione alle disposizioni di cui alla legislazione attualmente vigente in Italia. Disposizioni che oggi, sono oggetto di un ricorso alla Corte di giustizia dell’Ue deciso dalla Commissione europea lo scorso mese di novembre 2011.
La cosiddetta golden share consiste nei poteri speciali di intervento e di veto attribuiti allo Stato come azionista delle società ex pubbliche ormai privatizzate, come Enel, Eni, Finmeccanica o Telecom Italia.
"Pensiamo che a seguito dell’approvazione del dl sulla golden share – puntualizza il ministro degli Affari europei, Enzo Moavero, commentando l’adozione da parte del govreno del provvedimento – la Commissione europea chiuderà la procedura di infrazione relativa alla legislazione precedentemente in vigore".
"Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri – ricorda il ministro – ridisegna la disciplina italiana in materia di poteri speciali attribuiti al governo nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni, in conformità ai parametri del diritto dell’Unione europea".
Per parte sua la Commissione europea esaminerà attentamente e con uno spirito "costruttivo" nel corso dei prossimi 60 giorni il testo del decreto-legge sulla Golden Share varato oggi. Lo ha reso noto il commissario per il mercato unico, Michel Barnier, il quale, nel corso di un colloquio telefonico avuto con il ministro per gli Affari europei Enzo Moavero, ha concordato che, se saranno necessarie, eventuali modifiche al testo saranno decise insieme prima che la norma diventi operativa.