CODICE COMUNICAZIONE

La Ue taglia i costi delle chiamate internazionali: tetto di 19 cent al minuto

In vigore dal 15 maggio il nuovo listino. Si spenderanno massimo 6 centesimi per sms. Il Commissario Mariya Gabriel: “Dopo l’abolizione del roaming un altro passo per la tutela dei consumatori”

Pubblicato il 13 Mag 2019

smartphone-telefono-151118111325

Scendono i prezzi di telefonate e sms internazionali. Scatta dal 15 maggio il taglio dei costi in tutta Europa con l’entrata in vigore delle nuove regole del Codice europeo per le Telecomunicazioni che introducono l’obbligo per tutti gli operatori Tlc di un tetto massimo dei prezzi per chiamate e sms dal proprio Paese, su rete fissa e mobile, a un altro dei 28 Stati più Islanda, Norvegia e Liechtenstein.

Chiamare dall’Italia un utente che abbia un numero europeo (fisso o cellulare) diventa così meno caro: i costi non potranno più superare i 19 centesimi al minuto per le chiamate e i 6 centesimi per gli sms, Iva esclusa.

“Dopo l’abolizione delle tariffe di roaming nel 2017, la Ue ha ora adottato misure contro le tariffe eccessive per le chiamate transfrontaliere dal proprio paese – dice Mariya Gabriel, commissaria responsabile per l’economia e la società digitali -. Grazie a queste due azioni, i consumatori europei sono ora ampiamente tutelati contro le bollette esorbitanti quando chiamano un qualsiasi numero europeo, sia nel proprio paese che all’estero. E’ uno dei numerosi risultati concreti conseguiti dal mercato unico digitale”.

Con le nuove tariffe, per chiamare dal Belgio all’Italia per due ore al mese – per esempio – con un piano tariffario nazionale italiano la chiamata da telefono fisso costerebbe 0,89 euro al minuto: attualmente si spenderebbero 105 euro al mese. Con le nuove norme, si pagherà invece una tariffa massima di 0,23 euro (Iva compresa) al minuto, spendendo non più di 27 euro per due ore di chiamate, pari a un quarto di quanto si spendeva fino al 14 maggio, con un risparmio totale di 78 euro al mese.

Le nuove norme per le chiamate internazionali fanno fronte alle grandi differenze di prezzo che esistevano in precedenza fra gli Stati membri. In media, il prezzo standard di una chiamata intra-Ue da rete fissa o mobile era triplo rispetto a quello di una chiamata nazionale, mentre il prezzo standard di un messaggio sms intra-Ue era oltre il doppio rispetto a quello di un sms nazionale. In alcuni casi, il prezzo standard di una chiamata intra-Ue può essere fino a dieci volte superiore al prezzo standard delle chiamate nazionali.

Saranno gli operatori delle telecomunicazioni in tutta la Ue a dover fornire ai consumatori le informazioni sui nuovi massimali. Il massimale è limitato all’utilizzo personale: i clienti commerciali sono esclusi dalla nuova regolamentazione dei prezzi, dato che numerosi fornitori già propongono offerte speciali particolarmente interessanti per i clienti commerciali.

Dal 15 giugno 2017 i cittadini Ue usufruiscono del roaming a tariffa nazionale quando si spostano negli altri Stati membri: possono utilizzare il proprio cellulare in tutti i paesi della Ue senza costi aggiuntivi. Il principio del roaming a tariffa nazionale vale per tutte le chiamate, gli sms e il traffico dati: le tariffe applicate sono uguali a quelle in vigore nel proprio paese.

Nel dettaglio, devono definiti chiamate ed sms internazionali le chiamate a un numero telefonico di un altro paese Ue effettuate tramite un telefono cordless o fisso mentre i consumatori si trovano nel proprio paese. Non appena i consumatori varcano il confine nazionale, le loro chiamate diventano chiamate in roaming, a cui si applicano le norme Ue sul roaming: sono fatturate come chiamate nazionali anche se il numero contattato è quello di un altro Stato membro.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4