IL BOARD

E’ ufficiale: Renato Soru torna alla guida di Tiscali

Il cda ha affidato al fondatore le deleghe di Ad e presidente ad interim in attesa dell’assemblea dei soci. Dopo l’assise il manager manterrà solo la carica di amministratore delegato mentre verrà scelto un nuovo nome per la presidenza. “Ora guardiamo al rilancio”

Pubblicato il 14 Mag 2019

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Renato Soru è presidente e amministratore delegato ad interim di Tiscali in attesa dell’assemblea dei soci, che non è stata ancora convocata. E’ quanto emerge al termine del Cda della società di tlc che ha attribuito le deleghe al proprio fondatore dopo l’accordo per l’ingresso di Amsicora del capitale al posto del socio russo Ict.

In giornata si è tenuta anche l’assemblea per l’approvazione del bilancio 2018 chiuso con un utile di 83,2 milioni grazie alla plusvalenza da 130 milioni dall’operazione con Fastweb

Alex Kossuta lascia l’incarico di Ad e rimane per ora nel board come consigliere. L’attuale presidente Alexandre Okun resta per ora in cda come consigliere mentre Renato Soru, pur avendo assunto ad interim anche la presidenza, dopo il passaggio in assemblea guiderà Tiscali da amministratore delegato. Come presidente i soci individueranno un nuovo nome.

Per convocare l’assemblea tornerà a riunirsi il board presumibilmente quando verrà finalizzato l’accordo annunciato venerdì scorso fra la società guidata da Claudio Costamagna e i russi, attraverso il quale Amsicora diventerà primo azionista col 22% di Tiscali. E’ prevista poi la firma di patto parasociale con Soru, azionista al 7,94 per cento e la revoca dell’attuale consiglio di amministrazione.

“È da mesi che io e i nuovi soci stavamo lavorando all’operazione. Ora guardiamo al rilancio – dice Renato Soru al Sole 24- Quando ho lasciato Tiscali – aggiunge – la società aveva un fatturato superiore al miliardo, un Ebitda sui 100 milioni”.

“Credo – conclude Soru – che ora si possa fare molto di più. Paradossalmente, abbiamo accordi con Tim, Open Fiber, Fastweb che ci conferiscono una copertura di mercato di tutto rispetto. Possiamo competere dando un buon servizio, migliorando il customer care, innovando sulla modalità di distribuzione e servizio. Punteremo alla diffusione della fibra e a non soffermarci solo sul trasporto dei dati, ma anche a “colorare” questi dati con servizi su cui cercheremo di imporci”.

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