Primo rosso per Baidu dal debutto in Borsa nel 2005. Quotato a New York, il principale motore di ricerca in lingua cinese ha registrato nel periodo gennaio-marzo una perdita netta di 327 milioni di yuan (49 milioni di dollari) nel primo trimestre del 2019: un rosso molto più pronunciato delle attese degli analisti.
Il gruppo sta cercando da diversi anni di diversificare perché le attività del suo motore di ricerca dipendono fortemente da un mercato pubblicitario altamente competitivo e rese ancora più incerte dall’attuale rallentamento economico in Cina. Baidu investe molto in intelligenza artificiale, servizi di navigazione, cloud computing, auto e streaming video su Internet, con la sua piattaforma iQiyi. Una strategia che genera ricavi comunque significativi: il fatturato è salito del 15% nel primo trimestre a 24,1 miliardi di yuan (3,59 miliardi di dollari). Ma l’enorme spesa in termini di acquisto di contenuti (+47%), compresi i video per lo streaming della piattaforma o la banda larga (+39%) hanno fatto lievitare i costi.
“Ci aspettiamo che nel breve termine, il marketing online si troverà ad affrontare un ambiente difficile”, ha spiegato nella nota Herman Yu, chief financial officer di Baidu. Che prevede un calo delle vendite del 3% nel secondo trimestre. In questo contesto il gruppo ha annunciato le dimissioni di Hailong Xiang, il vice presidente incaricato del business dei motori di ricerca, dopo 14 anni con la società. La società non ha motivato l’uscita limitandosi a dire che è stato sostituito da Dou Shen, l’attuale vice presidente per i prodotti mobili arrivato nel 2012 ed ex Microsoft.