E’ confermata l’aggiudicazione a Sirti della gara europea – con base d’asta di 23milioni di euro per 48 mesi – per l’affidamento di un accordo quadro avente ad oggetto la “Fornitura in opera di apparati Dwdm per il rinnovo tecnologico della Rete Ottica di Accesso del Gruppo Terna“.
L’ha deciso il Tar del Lazio con una sentenza con la quale ha respinto un ricorso proposto dal Rti Zte Italia-Telecom Italia per contestare l’aggiudicazione (la stessa si era classificata al secondo posto in graduatoria). Con una decisione tecnica, i giudici amministrativi hanno ritenuto che, quanto alle censure concernenti la configurazione tecnica dell’offerta della ricorrente e della controinteressata “esse vanno dichiarate inammissibili in quanto impongono nel merito della valutazione tecnico-discrezionale della commissione di gara, senza far emergere profili di manifesta illogicità od incongruenza delle valutazioni compiute dall’amministrazione”.
La sentenza ribadisce la tesi della giurisprudenza amministrativa, secondo la quale “nell’ambito di una procedura di gara ad evidenza pubblica, la valutazione delle offerte e, del pari, l’attribuzione dei punteggi da parte della commissione giudicatrice costituisce espressione dell’ampia discrezionalità riconosciuta a tale organo, con la conseguenza che le censure sul merito di tale valutazione sono sottratte al sindacato di legittimità, ad eccezione dell’ipotesi in cui si ravvisi manifesta irragionevolezza, arbitrarietà, illogicità, irrazionalità o travisamento dei fatti, profili che, nella specie, come già detto, non sono affatto ravvisabili”.