Diventa stellare – è proprio il caso di dirlo – il secondo business di riferimento tra quelli che ruotano intorno alla galassia di Elon Musk. Il valore di SpaceX, la compagnia dedicata per l’appunto allo sviluppo di tecnologie spaziali, avrebbe raggiunto un valore di 33,3 miliardi di dollari, superando addirittura quello di Tesla, che venerdì scorso si era attestata sui 32,8 miliardi (circa la metà di quanto valeva ad agosto 2018). A dirlo è Cnbc, citando persone informate sui fatti e soprattutto sull’andamento della recente raccolta di capitali, che ad aprile si sarebbe chiusa a 536 milioni di dollari, con vendite di titoli della società a 204 dollari per azione. Nel corso della prima metà del 2019, SpaceX ha messo insieme qualcosa come un miliardo di dollari.
Tra gli obiettivi dichiarati di SpaceX c’è la realizzazione di un network di circa 12 mila satelliti, denominato Starlink, per l’erogazione di collegamenti Internet disponibili su tutto il pianeta, e lo sviluppo di un vettore sufficientemente potente per portare cento persone su Marte. Progetti che guardano in maniera spavalda al futuro, ma che continuano ad attrarre investitori, ancora più della pragmatica impresa affidata a Tesla, frenata dall’andamento dell’economia cinese e soprattutto dall’inasprimento della guerra dei dazi con gli Stati Uniti.
Lo stesso Musk ha detto ai giornalisti che finalmente ora SpaceX dispone delle risorse economiche per portare il progetto Starlink a un livello operativo, inaugurando un’era che – secondo lo stesso fondatore – vedrebbe il network generare un fatturato dieci volte superiore a quello realizzabile con i piani di lancio verso Marte: si parla di circa 30 miliardi di dollari all’anno, il 3% del giro d’affari globale della connettività Internet attuale.