È fatta, al netto del disco verde delle autorità e delle tempistiche legate alle autorizzazioni: Tim e Gedi hanno ceduto Persidera a F2i e Ei Towers attraverso un accordo vincolante che prevede il passaggio di mano del 70% di partecipazioni in mano a Tim e del restante 30% in capo al Gruppo editoriale per un enterprise value di 240 milioni. Stando a quanto rende noto Tim in una nota il closing dell’operazione è atteso entro l’ultimo trimestre di quest’anno.
Persidera sarà spaccata in due, due separate “entità” si legge sulla nota di Tim di cui una titolare delle 5 frequenze del digitale terrestre, relativi contratti attivi e personale, e l’altra a capo dell’intera infrastruttura di rete ed il relativo personale. F2i acquisirà l’intero capitale della nuova Persidera mentre Ei Towers acquisirà il 100% della nuova società di infrastruttura di rete.
“F2i con questa operazione prosegue il percorso iniziato con l’acquisizione di Ei Towers, volto alla creazione di un operatore infrastrutturale indipendente e neutrale, aperto alla collaborazione con i broadcaster nazionali e internazionali”, commenta Renato Ravanelli, amministratore delegato del fondo F2i. “L’operazione pone inoltre le basi per il consolidamento del settore al fine di favorirne la razionalizzazione secondo standard europei ed una rapida ed efficiente transizione verso le nuove tecnologie del digitale terrestre (Dvbt 2)”.
L’impatto complessivo atteso sulla riduzione della posizione finanziaria netta del Gruppo nel 2019 è pari a circa 160 milioni, importo che comprende il corrispettivo da incassare al closing per la partecipazione del 70%, i dividendi distribuiti dalla società e l’effetto del deconsolidamento del debito Persidera, si legge sulla nota. E l’operazione – evidenzia l’azienda capitanata da Luigi Gubitosi – si inquadra in un contesto di razionalizzazione del portafoglio e di focus sulle attività core ed è coerente con il progetto di valorizzazione della società perseguito da Tim e Gedi sin dalla creazione della partnership avviata nel 2015 attraverso l’integrazione delle rispettive frequenze televisive e relative attività.