Più tecnologie digitali e meno (anche se in misura minore rispetto alle previsioni) posti di lavoro in Volkswagen: il colosso tedesco dell’automotive ha infatti annunciato, da qui al 2023, investimenti per quattro miliardi di euro in progetti di digitalizzazione dei processi amministrativi e produttivi che si tradurranno in tagli occupazionali che negli uffici coinvolgeranno fino a quattromila risorse. D’altra parte, il gruppo è intenzionato ad assumere nei prossimi quattro anni duemila nuovi collaboratori esperti di It e nuove tecnologie. Il saldo quindi è di duemila licenziamenti, meno di un terzo di quelli pronosticati lo scorso marzo, quando si parlava di circa settemila esuberi. “Stiamo adeguando l’azienda all’era digitale in modo sostenibile”, ha commentato in una nota Ralf Brandstaetter , Chief operating officer del brand Volkswagen.
La svolta è dovuta principalmente a due fattori: da una parte il peso sempre maggiore del software nella progettazione, nella produzione e, una volta usciti dalla fabbrica, nella gestione dei veicoli, dall’altra la decisione strategica di puntare con forza sulle motorizzazioni elettriche, il cui assemblaggio richiede un numero minore di parti e di lavoratori di quelle tradizionali a scoppio. Volkswagen intende infatti mettere in produzione il primo modello della sua gamma elettrica Id (la Id3, già disponibile in preordine) entro la fine dall’anno, arrivando a distribuire più di venti veicoli all’interno di questa linea e vendere almeno un milione di vetture alimentate da batterie entro il 2025.