IL PROGETTO

Donne “digitali”, a Roma il WomENcourage 2019

Il Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale e quello di Informatica dell’Università “Sapienza” hanno vinto la call europea per l’organizzazione dell’evento dedicato al computer science. Catarci. “Superiamo gli stereotipi di genere”

Pubblicato il 18 Giu 2019

Angelo Simone

DIAG Content Management Specialist

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Il Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale “Antonio Ruberti” e il Dipartimento di Informatica dell’Università “Sapienza” di Roma hanno vinto, con una proposta congiunta, la possibilità di organizzare, in Italia, la sesta edizione europea di Acm Women Encourage, che  viene assegnata ogni anno a un paese diverso tramite la partecipazione a una call competitiva. “Diversity Drives Societal Change” è il tema di quest’anno dell’Acm Europe Celebration of Women in Computing: Women Encourage 2019 che si terrà nella Capitale, presso la sede del Museo Maxxi, dal 16 al 18 settembre, 2019.

Un evento internazionale per incrementare la presenza delle donne nell’area Ict

La Conferenza si articola in 3 giornate di formazione, informazione, confronto partecipazione, networking, che includono hackathon, career fair, keynote speakers di altissimo livello, workshops, panel e interventi di “role models”. Obiettivo principale di WomENcourage 2019 è quello di riuscire a unire e coinvolgere le donne nella professione informatica e nei relativi campi tecnici, scambiando conoscenze ed esperienze, oltre a fornire un sostegno speciale per le donne che stanno perseguendo i loro titoli accademici e che iniziano la loro carriera nell’informatica.

“La trasformazione digitale – dichiara Tiziana Catarci direttrice del Diag Sapienza e Acm womENcourage 2019 General Chair – investe tutti i settori della società e produce cambiamenti di rilievo in ogni aspetto della vita delle persone. Questa tendenza sarà ancora più accentuata nei prossimi anni. Le donne, tuttavia, si stanno autoescludendo da questo processo, lasciandolo in larga misura agli uomini, perché scelgono di non acquisire le competenze informatiche che sono cruciali. Gli stereotipi di genere, infatti, e ancor prima il patrimonio profondo culturale ed emotivo acquisito in ambito familiare, condizionano sottilmente scelte e comportamenti, indirizzando le ragazze verso professioni “femminili”, convincendole della loro inferiorità in campo matematico e scientifico, e facendo percepire l’ingegneria, le scienze e la matematica come temi prettamente maschili, il che non è vero”.

“In Italia le donne ottengono risultati scolastici migliori dei maschi in tutte le materie, matematica compresa, – prosegue Catarci  – ma sono solo il 23% degli iscritti nei corsi di laurea in ingegneria e il 33% nei corsi di area scientifica. Con riferimento in particolare ai dati relativi a Sapienza, in linea con il dato nazionale, tra i corsi di laurea con la minor presenza femminile c’è quello in Ingegneria Informatica e Automatica (13%). Eppure soltanto la cultura della diversità e dell’inclusione è capace di generare un mondo migliore, come auspicato dal titolo del convegno: “Diversity Drives Societal Change”. Tanto per citare un esempio, la mancanza di diversità, di genere e di etnia, sta creando già problemi negli algoritmi di machine learning, che ripropongono un mondo quasi esclusivamente a misura di maschio bianco”.

Acm è la prima associazione scientifica mondiale in Computer Science, e da anni supporta iniziative volte a favorire la carriera di donne che intraprendono studi nell’area Ict, attraverso un capitolo dedicato, Acm Women Encourage (Acm-W). Le conferenze annualmente organizzate da Asm-W Europe hanno l’obiettivo di ispirare e sostenere le donne che scelgono una carriera nel settore dell’informatica.

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