La nuova policy sulla privacy di Google entrato in vigore il primo marzo sotto la lente dell’Ue. Bruxelles ha fissato al 5 aprile la dead line entro la quale Google deve sciolgiere i dubbi i dubbi dell’Ue sulla sua policy in materia di privacy e data protection. Il Cnil, l’agenzia francese per la protezione dei dati, insieme ai Garanti per la privacy dei paesi Ue che si occupano dell’articolo 29 sulla data protection, ha inviato un questionario a Google sulla nuove norme in materia di privacy adottate da Mountain View.
Le 69 domande del questionario servono a chiarire le conseguenze implicite per gli utenti europei dei servizi di Google, dopo l’adozione della nuova policy sulla privacy. Il questionario è finalizzato a chiarire le implicazioni per tutti i tipi di utenti di Google, quelli che usano i servizi, quelli che hanno un account personale, utenti non identificati dei Google services, oppure gli utenti passivi dei servizi di Google su altri siti (advertising, misurazioni dell’audience ecc). Le risposte di Google consentiranno al Cnil di determinare se la combinazione dei dati fra servizi diversi è conforme alla legge europea. Il Cnil, che lamenta il fatto che Google non abbia ritardato l’applicazione della sua nuova policy entrata in vigore il primo marzo, ha chiesto a Google di rispondere entro il 5 aprile.