LA SVOLTA

Tv, rivoluzione Auditel: monitoraggio anche da device digitali

Il nuovo sistema di rilevazione mapperà gli ascolti anche da tablet, smartphone e console digitali. Il presidente Imperiali: “Primo passo verso la Total audience della Tv che integra Tv tradizionale e dispositivi innovativi”

Pubblicato il 25 Giu 2019

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Un nuovo sistema di rilevazione degli ascolti tv sui device digitali: è quello presentato questa mattina da Auditel, a Milano che da oggi mapperà le performance di ascolto su smart tv, smartphone, tablet, computer e consolle di gioco. I dati saranno resi pubblici ogni giorno, insieme a quelli pubblicitari.

“Un primato assoluto a livello internazionale”, ha spiegato il presidente di Auditel Andrea Imperiali. Oggi in Italia sono oltre “112milioni gli schermi che possono accedere a contenuti video o tv” di cui “42milioni circa sono tv tradizionali, 43milioni smartphone, 7 milioni i tablet e altrettante le smart tv connesse, 19 milioni i pc, a cui si aggiungono anche le piattaforme per il gaming”.

Una rivoluzione quella digitale che ha modificato le abitudini degli spettatori sia in termini di contenuti che di supporti di fruizione utilizzati, e che quindi ha portato a ripensare anche il modello di rilevazione di ascolto che da oggi affiancherà quello tradizionale.

I dati relativi ai device digitali rilevati con il sistema censuario non sostituiscono né si sommano ma semplicemente si affiancano ai dati tradizionalmente raccolti con il sistema campionario: alla base di entrambi c’è il SuperPanel Auditel, che offre “le massime garanzie al mercato”, ha voluto sottolineare Imperiali.

“Quella presentata oggi è solo la prima release della nuova soluzione Auditel -ha precisato –  Ci saranno ulteriori step già a settembre e, poi, agennaio 2020, per arrivare, alla fine del percorso, al traguardo della ‘Total audience della Tv’ ovvero l’integrazione degli ascolti della Tv tradizionale con quelli dei device digitali, attraverso metriche univoche e omogenee, che verranno rese disponibili sia constandard digitali sia con i tradizionali standard televisivi”.

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