INVESTIMENTI

Missione crescita per Capgemini: via a mille assunzioni in Italia

E Oltralpe take over da 3,6 miliardi su Altran. La multinazionale diventerà un colosso da 17 miliardi di fatturato e 250mila dipendenti

Pubblicato il 26 Giu 2019

Capgemini prevede di assumere in Italia, nel corso del 2019, mille nuovi collaboratori. La metà delle posizioni ricercate riguarda l’ingresso in azienda di giovani talenti con una grande passione per i temi del digitale e delle nuove tecnologie e con una spiccata propensione per il lavoro di squadra. Per tutti è previsto un percorso di inserimento e crescita professionale diversificato sulla base del potenziale e delle competenze. L’altra metà delle posizioni aperte è destinata invece all’inserimento di profili professional, con esperienze consolidate in ambito Cloud, Artificial Intelligence, Data Intelligence, Customer Experience, Digital Marketing, Cybersecurity e Digital Manufacturing e riguarda anche figure consulenziali, con una visione trasversale dei processi di trasformazione e di business nei mercati di riferimento dell’azienda, che includono Financial Services, Manufacturing & Automotive, Consumer Products & Retail, Energy & Utilities, Telco & Media e Pubblica Amministrazione.

Novità anche sul fronte internazionale: dopo un primo annuncio riguardante la possibilità di acquisire una quota dell’11% di Altran, Capgemini ha avviato le trattative per entrare in possesso del 100% del gruppo specializzato nella consulenza ingegneristica e nella fornitura di servizi di R&D. Un affare del valore di circa 3,6 miliardi di euro, al netto del debito di 1,4 miliardi. Capgemini infatti pagherebbe 14 euro per ciascuna azione della società. Le due multinazionali, entrambe basate in Francia, hanno dichiarato che la loro fusione porterà alla nascita di un colosso da 17 miliardi di euro di fatturato annuo, con oltre 250 mila dipendenti, che sarà un punto di riferimento all’interno di un settore che si sta rapidamente consolidando.

Per Capgemini infatti l’acquisizione è un passo importante nel raggiungimento della leadership nell’ambito della cosiddetta “Intelligent Industry”, che comprende le tecnologie e i processi di trasformazione digitale delle imprese manifatturiere e tecniche in verticali come quello dell’Aerospaziale, dell’Automotive, del Life science e delle Telecomunicazioni. Un mercato che, secondo il gruppo, cresce a doppia cifra, trovandosi all’incrocio di due settori estremamente dinamici: quello della ricerca e sviluppo per le realtà industriali e quello dei servizi IT dedicati alle operations. Sarà soprattutto in India e nell’Europa dell’Est che il merger con Altran darà i suoi migliori frutti.

L’operazione dovrebbe essere perfezionata entro la fine dell’anno, a scanso di pareri negativi da parte delle autorità competenti.

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