IL PROGETTO

“Scorporo” Retelit, bollino verde dalla Presidenza del Consiglio. La parola passa alle banche

Nessuna minaccia per la sicurezza e il funzionamento delle reti e degli impianti derivante dalla creazione di due nuove società, una per le infrastrutture e l’altra per i servizi. Ma sull’operazione dovranno esprimersi tutti i finanziatori

Pubblicato il 27 Giu 2019

fibra-ottica

Nessuna minaccia per la sicurezza e il funzionamento delle reti e degli impianti. E nessun rischio di mancata continuità degli approvvigionamenti: queste le motivazioni alla base dell’ok, da parte della Presidenza del Consiglio, al progetto di separazione delle attività di Retelit, progetto che prevede la creazione di due società separate, una dedicata alla gestione dell’infrastruttura in fibra e una dedicata al ramo dei servizi a valore aggiunto.

“Retelit Spa. (“Retelit”) rende noto che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha disposto la chiusura del relativo procedimento aperto a seguito della comunicazione, effettuata da Retelit e dalla società interamente controllata Retelit Digital Services S.p.A. (precedentemente denominata e-via Spa.) (“Retelit Digital Services”), integrativa della relazione di ottemperanza alle condizioni e prescrizioni imposte con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 giugno 2018, e a valere, eventualmente, quale notifica ai sensi dell’art. 2 del decreto legge 15 marzo 2012, n. 21 – si legge su una nota emessa dall’azienda a seguito dell’ok – La Presidenza del Consiglio ha infatti rilevato che non sussistono elementi circa la minaccia di grave pregiudizio per la sicurezza e il funzionamento delle reti e degli impianti e la continuità degli approvvigionamenti”.

Il progetto ora dovrà ottenere il disco verde da parte delle banche che finanziano il Gruppo Retelit “ai sensi del contratto di finanziamento in essere, nonché al consenso di tutti i membri del Consorzio AAE-1 con riguardo al conferimento da Retelit a Retelit Digital Services delle attività relative al cavo AAE-1”, si legge ancora nella nota.

Le due aziende frutto del piano di “sdoppiamento” saranno entrambe possedute al 100% da Retelit Spa. E deriveranno dalla riorganizzazione degli attuali asset, personale e contratti. Il progetto è stato oggetto di una valutazione con l’ausilio dello Studio Legale Nctm e di Pwc. Obiettivo dell’operazione è “dotare la società dei mezzi organizzativi e di brand capaci di accrescere da un lato la capacità commerciale della divisione dedicata ai servizi e dall’altro di gestire al meglio l’infrastruttura – spiega l’azienda -, una delle più complete e importanti per l’Italia”.

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