Nasce dai laboratori Intel il nuovo sistema di chip ispirato al cervello umano. Si tratta di una delle prime “architetture specializzate” a supporto di Internet of Things e dispositivi autonomi che darà una svolta alla realizzazione, fra l’altro, di arti artificali “smart” e alla “pelle” dei robot.
Pohoiki Beach, annuncia Intel, è composto da 8 milioni di neuroni comprendente 64 chip sperimentali Loihi ed è già disponibile per la comunità di ricerca. Loihi consente agli utenti di elaborare informazioni fino a 1.000 volte più velocemente e con un’efficienza 10.000 volte superiore rispetto alle CPU per applicazioni specializzate come sparse coding, ricerca dei grafi (graph search) e problemi di soddisfazione di vincoli (CSP).
“Siamo colpiti dai primi risultati dimostrati nell’impiego di Loihi per creare sistemi neuromorfici più potenti – dice Rich Uhlig, Managing Director degli Intel Labs -. Pohoiki Beach sarà disponibile a più di 60 partner dell’ecosistema che utilizzeranno questo sistema specializzato per risolvere problemi complessi e ad uso intensivo di elaborazione”.
Con l’introduzione di Pohoiki Beach, i ricercatori possono ora impiegare in modo efficiente nuovi algoritmi ispirati alle reti neurali (come sparse coding, localizzazione e mappatura simultanea (SLAM) e pianificazione dei percorsi) in grado di apprendere e adattarsi in base ai dati in entrata. Pohoiki Beach rappresenta un importante traguardo nella ricerca neuromorfica di Intel, consentendo agli Intel Labs di portare l’architettura a 100 milioni di neuroni entro la fine dell’anno.
Per continuare a raggiungere i risultati in termini di potenza e prestazioni resi possibili dalla Legge di Moore non basta più la continua riduzione del processo produttivo, spiega Intel: “Man mano che nuove e complesse operazioni di computing diventano la norma, vi è la crescente necessità di architetture specializzate, progettate per applicazioni specifiche”.
Con l’introduzione di Pohoiki Beach, Intel consentirà ai partner dell’ecosistema a livello globale di continuare ad avere un ruolo pionieristico nella prossima frontiera della ricerca algoritmica ispirata alle reti neurali.
Durante il Telluride Neuromorphic Cognition Engineering Workshop di questa settimana, ad esempio, i ricercatori stanno utilizzando sistemi Loihi per risolvere le sfide dell’ingegneria neuromorfica. I progetti includono la fornitura di capacità di adattamento alla gamba protesica Ampro, il tracciamento degli oggetti utilizzando le fotocamere emergenti basate su eventi, l’automazione di un biliardino con rilevamento e controllo neuromorfico, l’apprendimento di come controllare un pendolo inverso lineare e l’inferenza degli input tattili per la pelle elettronica del robot iCub.
“Con il chip Loihi siamo stati in grado di ottenere un consumo energetico 109 volte inferiore con un benchmark di deep learning in tempo reale rispetto a una GPU e un consumo energetico 5 volte inferiore rispetto all’hardware specializzato per l’inferenza IoT”, ha affermato Chris Eliasmith, co-Ceo di Applied Brain Research e professore all’Università di Waterloo.
Nel 2017 Intel ha introdotto Loihi, il suo primo chip neuromorfico di ricerca, facendo un passo in avanti nello sviluppo di hardware neuromorfico. Nel marzo 2018 l’azienda ha creato la Intel Neuromorphic Research Community per favorire lo sviluppo di algoritmi, software e applicazioni neuromorfici.
Più avanti nel corso dell’anno Intel introdurrà un sistema Loihi ancora più potente con nome in codice Pohoiki Springs, che si baserà sull’architettura Pohoiki Beach per offrire un livello senza precedenti di prestazioni ed efficienza per carichi di lavoro neuromorfici scalabili.