Netcomm, il Consorzio italiano per l’e-commerce, è uno fra i sette fondatori di eCommerce-Europe, l’associazione europea del commercio elettronico, che in primavera daranno vita alla prima Associazione a tutela dei consumatori digitali europei. Un mercato formato da 500 milioni di consumatori, 300mila posti di lavoro possibili, 110 miliardi di euro in più ogni anno per il PIL europeo: queste la potenzialità del nuovo progetto transnazionale.
L’obiettivo dell’associazione è concorrere a progetti legislativi europei, facilitare le vendite e la logistica crossborder, i pagamenti e i trustmark europei. L’associazione avrà sede a Bruxelles. Aderiscono BeCommerce (Belgio), Fdih (Danimarca), Fevad (Francia), Netcomm (Italia), Thuiswinkel.org (Paesi Bassi), Distansehandel Norge (Norvegia) e Svensk Distanshandel (Svezia).
L’associazione avrà lo scopo di rappresentare gli interessi dell’eCommerce dinnanzi alle istituzioni europee e di accompagnare lo sviluppo del settore in Europa. “Sono circa 6 mesi che lavoriamo alla creazione dell’Associazione Europea il cui obiettivo principale sarà quello di creare collegamenti tra i diversi paesi – ha detto Roberto Liscia, Presidente di Netcomm – Dal momento che l’eCommerce è un’opportunità globale, ci siamo posti degli obiettivi di lavoro comune: tra questi, l’impegno a lavorare in modo congiunto sulla lobby europea e sulle direttive comunitarie, perché è a Bruxelles che prendono vita le leggi sull’eCommerce. Inoltre, poiché l’eCommerce favorisce in maniera significativa l’occupazione, ci adopereremo per supportare e agevolare le pmi europee, vero motore trainante dell’economia”.
Secondo lo Sme Performance Review, tra il 2002 e il 2010 l’85% del totale dei nuovi posti di lavoro è stato creato da piccole e medie imprese. “La creazione di un’associazione europea può sostenere la ricerca di soluzioni che favoriscano l’occupazione in un settore come quello del commercio elettronico che potrebbe assorbire fino a 315 mila posti di lavoro – ha aggiunto Roberto Liscia – Un obiettivo comunitario che cercheremo di raggiungere anche attraverso la promozione di nuovi sistemi di pagamento ai quali stiamo lavorando insieme con la Eba (European Banking Association)”.
“Oggi le vendite tra stati sono ancora limitate, basti pensare che solo il 9% della popolazione internet compra all’estero – ha aggiunto Roberto Liscia – L’acquisto oltre il proprio mercato domestico potrebbe invece in alcuni casi rappresentare per il consumatore un risparmio fino al 10% sui singoli prodotti. Per questo motivo tutti noi vogliamo lavorare innanzitutto per facilitare le vendite e la logistica crossborder; in secondo luogo per facilitare i pagamenti, perché spesso i merchant non riconoscono ancora gli strumenti di pagamento stranieri; infine per facilitare i trustmark europei e dare garanzie al consumatore che compra da un sito europeo”.
Come primi passi, il lavoro dell’Associazione si concentrerà quindi su tre temi principali, attraverso l’operato di 3 commissioni: regolamento, pagamenti e logistica. Durante tutto il 2012 si terranno anche numerosi incontri con le istituzioni europee così come diversi eventi con le parti interessate intorno a temi fondamentali per il futuro dell’eCommerce in Europa.
Infine, l’Associazione si adopererà anche per migliorare la conoscenza del mercato dell’eCommerce in Europa attraverso la pubblicazione di studi e di ricerche.