IL PRIMATO

Xiaomi entra nella “Fortune Global 500″, è l’azienda più giovane in classifica

A soli nove anni dalla sua fondazione conquista la 468esima posizione e la settima nella categoria Servizi Internet e Vendita al dettaglio. Il ceo e presidente Lei Jun: “Continueremo ad investire per realizzare prodotti altamente innovativi”

Pubblicato il 22 Lug 2019

xiaomi-170301133315

Xiaomi entra nella “Fortune Global 500” del 2019, a soli 9 anni dalla sua nascita. L’azienda con sede a Pechino risulta essere la società più giovane nella classifica Global 500 di quest’anno, posizionandosi al 468° posto con un fatturato di 26,443.50 milioni di dollari e un utile netto di 2,049.10 milioni di dollari nel precedente anno fiscale. Xiaomi si posiziona inoltre al 7°posto nella categoria Servizi Internet e Vendita al dettaglio.

“A Xiaomi ci sono voluti solo nove anni per entrare di diritto nella classifica Fortune Global 500, una pietra miliare per cui dobbiamo un grande riconoscimento a tutti i nostri Mi Fans e agli utenti per il loro incontenibile supporto. Siamo anche l’azienda più giovane nella classifica di quest’anno, un record che terremo a mente e porteremo a un altro livello nel percorso di espansione globale – spiega Lei Jun, Fondatore, presidente e ceo di Xiaomi – Nel corso dell’ultimo anno, abbiamo apportato miglioramenti e adeguamenti significativi a livello di strategie, strutture gestionali, sistemi di ricerca e sviluppo tecnologico, linee di prodotti, sviluppi del marchio e molto altro ancora. Queste azioni hanno permesso a Xiaomi di brillare ogni giorno, anche di fronte alla concorrenza agguerrita dei colleghi nazionali e internazionali. Questo onore non segna la fine della nostra ricerca, ma semplicemente un nuovo inizio. Continuiamo a impegnarci per realizzare prodotti sorprendenti e altamente innovativi a prezzi onesti, come afferma la nostra filosofia, con l’intento di permettere ai nostri Mi Fans, utenti e investitori di godere di una vita migliore” .

I numeri di Xiaomi

 In qualità di internet company, con smartphone e hardware intelligenti collegati da una piattaforma Internet of Things (IoT), fondata nell’aprile 2010, Xiaomi è stata nominata per la prima volta nella classifica Fortune China 500 in giugno, posizionandosi al 53° posto.

L’azienda ha raggiunto la soglia di 10.000 milioni di Rmb (circa 1.453,72 milioni di dollari) di fatturato nel 2012 e 100.000 milioni di Rmb (circa 14.537,21 milioni di dollari) nel 2017.

Secondo Idc, a marzo 2019, Xiaomi è diventato il quarto brand di smartphone al mondo in termini di volume di vendita delle spedizioni, registrando una crescita del 32,2% rispetto all’anno precedente.

L’azienda ha inoltre incubato e investito in oltre 200 aziende ecosystem, molte delle quali specializzate nello sviluppo di hardware intelligente, e ha così costruito la più grande piattaforma di consumo IoT al mondo con circa 171 milioni di dispositivi IoT collegati, esclusi smartphone e laptop (dato aggiornato a marzo 2019).

Xiaomi è presente in oltre 80 mercati a livello globale. Secondo Canalys, a marzo 2019, Xiaomi si è classificata tra le prime cinque aziende in più di 40 mercati in termini di spedizioni, ed è rimasta per sette trimestri consecutivi il più grande marchio di smartphone in India, con una quota di mercato del 31,4%. L’azienda, a meno di due anni dal suo ingresso ufficiale in Europa Occidentale, ha mantenuto anche qui un alto tasso di crescita, classificandosi al quarto posto in termini di spedizioni di smartphone. Inoltre, sta facendo grandi passi avanti nei nuovi mercati dell’Africa e dell’America Latina.

Al 31 marzo 2019, i Mi Store autorizzati all’estero erano 480, con una crescita del 93,5% rispetto all’anno precedente, di cui oltre 110 in Europa e 79 in India.

Xiaomi sta investendo 10 miliardi di Rmb nello sviluppo di “All in AIoT” nei prossimi cinque anni come parte dell’agenzia integrante della propria strategia dual-core “Smartphone+AIoT”, consentendo in prospettiva di capitalizzare le opportunità di sviluppo dell’intelligenza artificiale (AI) e dell’IoT in futuro, e gettando solide basi di crescita per i prossimi 5-10 anni. Inoltre, l’azienda sta pianificando di replicare il suo successo migliorando e adeguando le proprie strategie di business dalla Cina a quelle estere.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati