Un provvedimento condiviso tra governo e parlamento per l’Agenda digitale. È l’obiettivo a cui punta l’esecutivo guidato da Mario Monti, in vista del varo del decreto Digitalia previsto per la fine di giugno. Stando a quanto risulta al Corriere delle Comunicazioni il decreto sarà una sintesi di quanto verrà elaborato nei prossimi mesi dalla cabina di regia e dei provvedimenti al vaglio del parlamento. Primo fra tutti la proposta di legge sul tavolo della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera che porta la firma di Paolo Gentiloni (Pd) e Roberto Rao (Udc), accolta con favore da tutti i gruppi parlamentari: anche il responsabile Innovazione del Pdl, il deputato Antonio Palmieri ha valutato positivamente il testo.
Dodici le misure elencate nella proposta. Tra queste quella contenuta dall’articolo 1, secondo cui Stato deve farsi promotore dello sviluppo del digitale, definendo “politiche di incentivo alla domanda di servizi digitali” e favorendo l’alfabetizzazione informatica, la ricerca e l’innovazione tecnologica, “leve essenziali di progresso ed irrinunciabili opportunità di arricchimento economico, culturale e civile”. Per questo scopo è fatto obbligo per il Governo, di presentare alle Camere un ddl annuale per l’incentivo dei servizi digitali.
Per quanto riguarda la PA, la proposta prevede uno switch off dei servizi per singole aree territoriali a partire dal 2013.
Focus anche sulla diffusione di terminali Pos per pagamenti in modalità contactless (articolo 7); l’introduzione di un bonus per le famiglie meno abbienti con figli di età superiore ad anni 14 per l’acquisto di un computer fisso o di un tablet di nuova generazione, previa rottamazione di un vecchio apparato (articolo 8); l’adozione di misure per l’esenzione dal pagamento delle tasse comunali e provinciali per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, in caso l’occupazione serva alla posa di reti ed impianti di comunicazione elettronica in fibra ottica (articolo 9).
L’articolo 10 introduce misure di promozione ed incentivo all’uso, da parte delle amministrazioni pubbliche, di soluzioni basate su software libero. L’articolo 11, infine, prevede la realizzazione di un programma pubblico di alfabetizzazione informatica dei cittadini, ed in particolare delle categorie a rischio di esclusione, mediante idonei percorsi formativi.
A partire dalla prossima settimana i gruppi di lavoro della cabina di regia per l’Agenda digitali si incontreranno settimanalmente anche per studiare quanto elaborato dalle Camere.