Alibaba, il colosso cinese dell’e-commerce, apre le porte alle pmi degli Stati Uniti: da ora in poi le piccole e medie imprese americane potranno vendere i loro prodotti sulla piattaforma B2B Alibaba.com; finora potevano solo acquistare. Lo ha reso noto la stessa azienda cinese, che punta a sfruttare le opportunità del commercio elettronico tra imprese e andare in pressing sulla concorrente numero uno, Amazon. La strategia, fa sapere il gruppo cinese, è parte di un più vasto programma teso a conquistare un ampio bacino di utenti tra le 30 milioni di piccole e medie imprese americane.
Circa un terzo dei compratori che usa Alibaba per il B2B ha sede negli Stati Uniti ma quasi tutti i venditori (oltre il 95%) ha sede in Cina. Il programma del colosso cinese intende portare maggiore equilibrio nel suo bacino di merchant aprendo le porte agli americani. Questi, tramite Alibaba, potranno allargare esponenzialmente la loro capacità di vendere e conquistare clienti in tutto il mondo.
“Le pmi potranno competere e operare come una multinazionale anche senza averne gli strumenti e la tecnologia”, ha sottolineato John Caplan, capo del B2B North America del gruppo Alibaba. “Con 10 milioni di compratori business attivi in oltre 190 paesi e regioni stiamo ridefinendo il commercio B2B fornendo gli strumenti e i servizi di cui le pmi hanno bisogno per competere con successo sul mercato globale”.
Per agevolare i venditori Usa, Alibaba ha creato una serie di funzionalità mirate (cui si accede pagando un’iscrizione annuale di 2.000 dollari), come l’interfaccia per costruire e gestire lo store online, strumenti di Crm e maketing digitale, servizi di pagamento e un centro di assistenza e supporto per le pmi clienti. Alibaba ha anche dato il via a un tour attraverso gli Stati Uniti con eventi di formazione e networking per le pmi chiamati Build Ups per aiutare i potenziali clienti a cogliere le opportunità che si aprono con il commercio elettronico B2B. Il tour parte da New York e toccherà nei prossimi giorni Los Angeles e Chicago.
Già a maggio Alibaba aveva annunciato un piano B2B rivolto alle esigenze delle piccole imprese che punta su AliExpress, piattaforma del gruppo finora aperta solo alle merci delle piccole imprese cinesi e che ora è a disposizione delle piccole imprese degli altri paesi.
Inoltre, lo scorso mese Alibaba ha lanciato una versione in lingua inglese del suo marketplace Tmall Global rivolta ai merchant, con l’obiettivo di raddoppiare il numero di marchi internazionali sulla piattaforma portandolo a 40.000 nel giro dei prossimi tre anni.
Per Alibaba internazionalizzare il business è di vitale importanza per far continuare a far crescere il fatturato dell’attività e-commerce. L’azienda cinese ha chiaramente indicato di voler attrarre sul suo marketplace sia produttori che grossisti e distributori.
La sfida ad Amazon Business è partita ma, avvertono gli analisti, Alibaba dovrà provare di saper attrarre e trattenere i merchant. “Il successo di questo programma dipende dalla capacità di portare a bordo un buon numero di rivenditori che riusciranno a crescere grazie a Alibaba”, sottolinea Jillian Ryan di eMarketer. “Solo questo dimostrerà che può dare filo da torcere ad Amazon sul segmento B2B”.