La polvere, per così dire, non ha fatto ancora in tempo a poggiarsi sui nuovi modelli di portatili di lusso di Apple, che arrivano puntuali le indiscrezioni suo MacBook Pro attesi per dopo l’estate. A parlarne è l’analista considerato più affidabile nel settore delle indiscrezioni, Ming-Chi Kuo, perché una specie di “veggente”, che con le sue indiscrezioni di qualità solitamente ci azzecca.
Questa volta per Ming-Chi Kuo è la volta del MacBook Pro con schermo da 16,5 pollici di diagonale, un pollice in più rispetto all’attuale modello XL di Apple, quel MacBook Pro 15 che arriva a costare anche cinquemila euro nelle versioni più carrozzate e al quale Apple ha aggiornato da poche settimane il processore inserendo in catalogo i nuovi Intel i9.
Del 16,5 pollici si parla già da tempo e gli analisti dei rumors lo considerano sostanzialmente un arrivo sicuro, solo in forte ritardo dato che sarebbe dovuto sbarcare sui tavoli di legno chiaro degli Apple Store già da un anno. Ritardi nella produzione, componenti non ancora all’altezza, forse semplicemente ingorgo di vecchi e nuovi modelli da aggiornare, fatto sta che finalmente potrebbe essere il momento buono e Apple potrebbe ritornare a presidiare l’area XXL dei computer con schermi importanti, dopo aver tolto di produzione il suo vecchio MacBook Pro 17, con schermo cioè da 17 pollici. Il mezzo pollice di differenza sulla diagonale in realtà sarebbe compensato dalla forma più allungata del rapporto base per altezza, rendendo la superficie utile dello schermo superiore a quella del suo vecchio predecessore nato ancora nell’epoca delle CPU prodotte da Ibm e Motorola.
Oltre al 16,5 pollici secondo Ming-Chi Kuo la seconda novità sarebbe anche un nuovo MacBook Air. Il piccolo computer con schermo da 13 pollici lanciato nel 2007 che ha fatto la storia degli ultrabook ed è diventato a lungo il cavallo di battaglia di Apple (soprattutto grazie al prezzo contenuto e alla batteria di durata molto generosa) era stato riproposto in versione aggiornata l’anno scorso con processori poco potenti, batteria non ottimale e tastiera ultrapiatta che gli utenti non hanno gradito. A poche settimane dal rilascio della versione con processore potenziato, arriva dunque il rumor di una nuova versione che avrebbe una tastiera completamente diversa, con tasti a corsa maggiore e meno proni a inciampi e rotture, soprattutto meno sensibili a polvere e altri problemi.
Il ritorno ai sistemi di attuazione dei tasti dal modello a farfalla a quello a forbice (che era il vecchio standard del settore) inizierebbe il prossimo autunno con il MacBook Air per poi diventare la regola nel 2020 anche per gli altri MacBook Pro.
Per quanto strana l’idea che, dopo meno di tre mesi dal rinnovo della gamma Apple decida di stravolgerla presentando nuove varianti, non vanno sottovalutati due fattori. Da un lato le proteste degli utenti soprattutto per la tastiera dei MacBook Air e poi l’addio di Jony Ive, responsabile del design di Apple e “padre” della tastiera ultrapiatta, che adesso può essere probabilmente rimessa in discussione internamente e persino cambiata.