Online sul portale web del programma quadro H2020 (Participant Portal – Funding & Tenders) e sul sito della EuroHPC-JU alla sezione “Participate” (https://eurohpc-ju.europa.eu/participate.html) i bandi per i progetti di Ricerca e Innovazione per lo sviluppo di High Performance Computing. Ne dà notizia il Mise attraverso una nota in cui ricorda che l’Italia ha aderito al programma del supercalcolo dell’Impresa Comune europea EuroHPC e che il Ministero dello Sviluppo economico ha recentemente firmato l’accordo con la EuroHPC-JU per la seconda parte del programma (pillar 2), riguardante il cofinanziamento di progetti di R&I sul High Performance Computing (HPC).
“L’adesione dell’Italia a questa seconda fase del programma EuroHPC, orientata allo sviluppo di tecnologie ed applicazioni in questo settore strategico, sarà un mezzo efficace per accrescere la competitività del nostro Paese attraverso l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese italiane”, commenta il Sottosegretario Andrea Cioffi. Nella prima parte (pillar 1) del programma EuroHPC, l’Italia è stata selezionata per ospitare uno dei primi calcolatori pre-exascale. Il Tecnopolo di Bologna è stato individuato come sede dal Comitato europeo sul calcolo ad alte prestazioni (EuroHpc).
Finanziato con 840 milioni di euro, il progetto prevede la creazione di una rete di supercomputer con elevatissime capacità di calcolo, di classe pre-esascala, in grado cioè di raggiungere la potenza di calcolo di un miliardo di miliardi di operazioni al secondo, una cifra da 18 zeri. Questi computer di ultima generazione troveranno molteplici applicazioni: dallo studio del funzionamento del cervello a quello dell’evoluzione dell’universo, dalla progettazione di nuovi farmaci alla lotta ai cambiamenti climatici.