All’indomani della divulgazione dei risultati di un semestre in crescita a doppia cifra, Nexi è costretta a comunicare una notizia molto meno esaltante: il gruppo sarebbe infatti stato preso di mira da un attacco informatico – rispetto al quale è già stata sporta denuncia alle autorità competenti – che non avrebbe però comportato nessuna violazione dei sistemi.
In una nota, la società dichiara che “i propri servizi di sicurezza hanno rilevato la pubblicazione su un sito internet straniero di un post anonimo contenente una lista di circa 18 mila nominativi” (nome, cognome, indirizzo, codice fiscale e, solo in alcuni casi, un contatto telefonico non verificato) attribuiti dall’autore anonimo a presunti clienti Nexi. L’azienda precisa che nessuno dei dati in questione afferiva, in ogni caso, a informazioni di natura finanziaria, come per esempio il numero carta, le transazioni effettuate, codici identificativi, pin, password, etc.
Il gruppo, che come accennato nel primo semestre 2019 ha registrato un Ebitda pari a 232,9 milioni di euro, con una crescita organica del 20%, aggiunge nella nota odierna che in molti casi i dati anagrafici non trovano corrispondenza con i dati contenuti sui sistemi Nexi e che a seguito dell’immediata diffida da parte della società nei confronti del sito internet in questione, i dati sono stati prontamente rimossi.
Nexi informa infine che si riserverà di intraprendere ogni azione volta a tutelare i propri interessi.