Google segue la tradizione della Silicon Valley di fare industria in modo alternativo e “verde”, capitanata da colossi come Apple e Hp, e annuncia novità per quanto riguarda la sua impronta di carbonio, il quantitativo di emissioni di CO2 emesse dalle sue consegne e l’uso delle materie plastiche nei suoi prodotti.
Certo, uno sforzo differente da quello dei colossi dell’hardware che movimentano ogni anno interi eserciti di assemblatori in Cina (Trump permettendo) e flotte di navi porta container per muovere avanti e indietro materie prime, componenti e prodotti assemblati. Ma è sempre un passo avanti anche per Google.
Alphabet ha infatti annunciato che neutralizzerà le emissioni di carbonio dalla consegna dei suoi hardware di consumo entro il prossimo anno e utilizzerà plastica riciclata in ciascuno dei suoi prodotti entro il 2022.
I nuovi impegni intensificano la concorrenza tra le aziende tecnologiche che mirano a mostrare ai consumatori e ai governi che stanno migliorando il bilancio ambientale nonostante l’aumento dei volumi dei gadget che producono e vendono.
Anna Meegan, responsabile della sostenibilità per i dispositivi e i servizi di Google, ha dichiarato in un’intervista che le emissioni di carbonio legate al trasporto dei prodotti dell’azienda sono diminuite del 40% l’anno scorso rispetto al 2017 facendo affidamento maggiormente sulle navi anziché sugli aerei per spostare telefoni, speaker, computer e altri gadget dalle fabbriche ai clienti in tutto il mondo.
La società compenserà le emissioni rimanenti acquistando crediti di carbonio, ha detto Meegan.
Tre dei nove prodotti Google per i quali la società dispone di informazioni dettagliate online contengono plastica riciclata, che varia dal 20% al 42% negli involucri per i suoi altoparlanti Google Home e i dongle streaming Chromecast. Google si è impegnata a introdurre almeno un po’ di plastica riciclata sul 100% dei suoi prodotti entro il 2022.
Meegan ha riconosciuto che il business dell’hardware di Google, che è nato solo tre anni fa, segue per adesso da lontano il ben più grande rivale Apple, che è diventata molto attenta e puntuale nelle sue politiche per la sostenibilità.
Apple, che nel 2017 si è impegnata “un giorno” a utilizzare solo materiali riciclati e rinnovabili, ha almeno il 50% di plastica riciclata in diversi suoi prodotti, stagno riciclato in almeno 11 prodotti e alluminio riciclato in almeno due.
Gli standard di sostenibilità tuttavia adesso fanno parte della pianificazione hardware anche di Google, ha detto Meegan. I dispositivi in corso di progettazione non passano il controllo a meno che non dimostrino che sono stati presi in considerazione imballaggi e materiali sostenibili oltre alla facilità di riparazione.
“Stiamo fondamentalmente cercando – ha detto Meegan – di costruire la sostenibilità in tutto ciò che facciamo. Ci vorrà del tempo per dimostrare i progressi”.