Risultati in calo e – forse – piano industriale da rivedere per Exprivia. Nel primo semestre 2019 il gruppo registra ricavi complessivi in diminuzione (251,6 milioni di euro, in calo rispetto ai 286,9 milioni nel 2018), in particolare della controllata Italtel, la quale ha subito la conseguenza di una importante flessione degli investimenti degli operatori Tlc. Causata, secondo l’azienda, principalmente dalla “perdurante erosione dei margini nel settore conseguente a un crescente livello di competizione e all’assorbimento di risorse resosi necessario per l’acquisizione delle frequenze per lo sviluppo della rete mobile di quinta generazione in Italia”. In leggero miglioramento la performance nel Private Sector (Enterprise, Banking, Industry) e Public Sector che evidenzia ricavi raddoppiati rispetto all’anno precedente. Il mercato International, grazie soprattutto ai buoni risultati di Perù, Brasile e Spagna risulta in crescita rispetto allo scorso anno.
Nel complesso, Exprivia registra, a seguito dell’applicazione del nuovo principio contabile Ifrs 16, un Ebitda a 10,4 milioni (8 milioni nel 2018, con l’Ebit a -3,4 milioni dai -1,5 milioni nel 2018). Il risultato ante imposte è stato pari a -9,5 milioni (-13 milioni nel 2018). La posizione finanziaria netta è risultata pari a -249,0 milioni (-214,6 milioni al 31 dicembre 2018).
Il settore operativo Tlc, nel perimetro della controllata Italtel, chiude il semestre con ricavi pari a 174,6 milioni rispetto ai 210,4 milioni del 2018. L’Ebitda è pari a 4,5 milioni, rispetto ai 1,9 milioni del 2018. L’Ebit è pari a -6,4 milioni rispetto ai -5,5 milioni del 2018 e il risultato ante imposte a -10,5 milioni rispetto a -14,9 milioni del 2018 (con effetto non significativo dell’applicazione del nuovo Ifrs 16). La posizione finanziaria netta è pari a -192,1 milioni rispetto a – 168,9 milioni del 31 dicembre 2018 e -152,3 milioni del 30 giugno 2018. In crescita invece il settore operativo IT, nel perimetro del gruppo al netto della controllata Italtel, che chiude il semestre con ricavi pari a 79,5 milioni, rispetto ai 78,9 milioni del 2018, Ebitda a 6,2 milioni rispetto a 6,1 del 2018. L’Ebit è pari a 3,0 milioni rispetto a 4,0 milioni del 2018 e il risultato ante imposte a 1,1 milioni, in diminuzione rispetto a 1,9 milioni del 2018.
“Prendiamo atto e valutiamo con attenzione i risultati conseguiti nel primo semestre dell’anno, nella convinzione della bontà del progetto di integrazione fra le due anime del nostro gruppo, It, rappresentata da Exprivia, e Tlc, rappresentata da Italtel”, afferma Domenico Favuzzi, presidente e amministratore delegato del gruppo. “Il mercato delle Tlc, soprattutto in Italia sta sperimentando, nell’ambito di una aumentata attenzione all’importanza delle infrastrutture digitali, l’effetto della concentrazione degli investimenti impiegati per l’acquisto delle frequenze delle reti di nuova generazione (5G). Il nostro gruppo reagisce con una forte focalizzazione sulle principali tecnologie abilitanti la trasformazione digitale nei settori di riferimento, volta a meglio utilizzare tal tecnologie come driver del proprio sviluppo, e nel contempo con una verifica del piano industriale, soprattutto in ottica di integrazione e focalizzazione, che dovrà riflettere il nuovo contesto creatosi nel mercato”.
Dall’analisi dei risultati del settore Tlc al 30 giugno e dalla proiezione del backlog a fine anno, il board ritiene che la situazione si manterrà difficile anche nella seconda parte dell’anno, in quanto non si ravvisano segnali per una rapida ripresa. Di conseguenza stima che i ricavi e Ebitda di fine anno potranno essere in contrazione rispetto a quanto previsto dal Piano Industriale 2018-2023 diffuso al mercato il 12 luglio 2018. Il consiglio di amministrazione ha ritenuto necessaria un’analisi approfondita delle principali assunzioni del Piano Industriale 2018-2023, che potranno portare nei prossimi mesi a una sua verifica, anche con l’obiettivo di rivedere e rafforzare il progetto di integrazione delle componenti IT (Exprivia) e Tlc (Italtel) quale conseguenza del contesto di mercato così rilevato.