Dalla dichiarazione dei redditi al cambio di residenza: gli italiani all’estero ora possono contare su una serie di servizi online attraverso Spid grazie a Eidas in un maggior numero di Paesi. Il regolamento ha infatti incassato fino a oggi l’adesione di Lussemburgo, Norvegia, Lettonia, Slovenia, Olanda, Malta, Spagna, Estonia, Svezia, Grecia e Belgio che in questo modo riconoscono il “nodo” italiano per l’interoperabilità transfrontaliera delle identità digitali.
Lo annuncia Agid che spiega come il regolamento imponga alle pubbliche amministrazioni europee di rendere accessibili i propri servizi tramite tutte le identità digitali degli Stati membri. Fornisce, inoltre, una base normativa comune per interazioni elettroniche sicure fra cittadini, imprese e PA e incrementa la sicurezza e l’efficacia dei servizi elettronici e delle transazioni di e-business e commercio elettronico nell’Ue.
Il nodo Eidas italiano è stato realizzato dal progetto Cef-Ficep dell’Agenzia per l’Italia digitale in collaborazione con il Politecnico di Torino, Infocert e Tim, secondo i requisiti tecnici fissati dalla Commissione europea e realizzato nell’ambito del programma Connecting Europe Facility.
Attivando il login Eidas, le amministrazioni italiane che già rendono disponibili i propri servizi online attraverso Spid possono fare un ulteriore passo avanti ed estendere la fruizione di questi servizi anche ai cittadini dell’Unione europea, che vi possono così accedere tramite le eID (identità digitali) dei Paesi di provenienza.
Allo stesso tempo gli altri Stati UE, attraverso i loro rispettivi nodi Eidas, possono consentire l’accesso ai loro servizi ai cittadini italiani provvisti di Spid, che così semplicemente cliccando sui siti web delle amministrazioni prescelte hanno la possibilità di usufruire di un’ampia rosa di servizi: dalla dichiarazione dei redditi online, al cambio di residenza, fino ad arrivare al pagamento delle multe o delle imposte locali.