La criptovaluta alla conquista dei social. Dopo Facebook tocca a Telegram, servizio britannico di messaggistica cloud based, ad annunciare il lancio della propria moneta virtuale, Gram, entro due mesi, si legge sul New York Times. La criptomoneta opererà con una struttura decentralizzata simile a Bitcoin e verrà gestite da un portafoglio digitale che Telegram punta a offrire ai suoi 200 milioni di utenti globali.
Il debutto del Gram era legato all’Ico lanciata due mesi fa da Telegram, con cui la società offriva la moneta virtuale in cambio di dollari o euro. Il patto sottoscritto con l’operazione – ha fruttato all’azienda 1,7 miliardi di sterline da 200 investitori privati – prevedeva il ritorno per gli investitori “in forma di Gram” o la restituzione del denaro. Il progetto si è poi eclissato, probabilmente per l’eccesso di incognite normative.
Ma rimane la deadline: il 31 ottobre, secondo i documenti visionati dal New York Times. Se il progetto Gram non andrà in porto per quella data la società perderà gli 1,7 miliardi di dollari raccolti andando incontro al fallimento.
Per accelerare il lancio Telegram punta a un periodo di test “entro una o due settimane”. Se il progetto andrà in porto Gram diventerebbe in questo modo la prima moneta virtuale a essere lanciata, prima di Libra di Facebook.
Gram non sarà counque una stable coin: non sarà cioè ancorata a beni reali come invece pronette di fare Libra. Potrà essere solo scambiata, e non convertita. Sarà gestita da una rete decentralizzata (Telegram Open Network, Ton), su cui far viaggiare messaggi, file, transazioni e “contratti intelligenti”.
Rimangono in campo molte incognite. I riflettori dei regolatori sono accesi sul settore della moneta virtuale.