La app Messenger Kids di Facebook ha avuto un “problema tecnico” che rendeva la chat vulnerabile alla sottrazione dei dati personali degli utenti: lo ha ammesso la stessa azienda di Menlo Park dopo che due senatori Democratici si erano detti preoccupati delle possibili violazioni della privacy sull‘applicazione di messaggistica destinata ai minorenni. Il social media guidato da Mark Zuckerberg ha affermato di aver discusso della problematica con la U.S. Federal trade commission americana e ha assicurato di aver sistemato la falla software con una fix.
“Siamo in contatto continuo con la Ftc su diverse tematiche e diversi prodotti, incluso Messenger Kids”, ha dichiarato il vice president di Facebook, Kevin Martin, in una lettera rivolta ai senatori Ed Markey del Massachusetts e Richard Blumenthal del Connecticut. “Dopo aver condotto un’analisi interna abbiamo chiarito che l’errore tecnico è emerso nell’ottobre del 2018 e la fix che abbiamo implementato è progettata per evitare che il problema si presenti di nuovo”.
La lettera non ha soddisfatto i due senatori, delusi dall’approccio di Facebook mirato esclusivamente a riparare la singola falla e non, hanno affermato Markey e Blumenthal, a passare al vaglio in modo approfondito e sistematico l’intera app Messenger Kids per individuare eventuali altri problemi tecnici o rischi per la privacy.
I senatori, secondo quanto riporta Reuters, avevano scritto a Facebook a inizio mese per segnalare quella che considerano una “preoccupante tendenza” a trascurare la protezione dei dati personali dei minori che usano Messenger Kids. Markey e Blumenthal hanno definito “inquietante” il fatto che l’applicazione permetta a migliaia di bambini di unirsi a chat di gruppo i cui membri non necessariamente sono approvati dai genitori.
L’approccio del social di Zuckerberg viene criticato tanto più che l’azienda si è impegnata a modificare i propri comportamenti dopo la multa da 5 miliardi di dollari inflitta dalla Federal trade commission a luglio a chiusura della causa civile avviata dalla stessa Ftc per lo scandalo Cambridge Analytica. Facebook ha garantito che alzerà il livello della protezione dei dati personali sulla sua piattaforma e adotterà un nuovo approccio alla privacy.
Nei giorni scorsi Messenger è finito nel mirino del Garante privacy irlandese: Facebook avrebbe pagato centinaia di operatori esterni per trascrivere i messaggi vocali trasmessi dagli utenti della chat. La Commissione irlandese per la protezione dati personali ha dichiarato di aver aperto un fascicolo a riguardo che analizzerà anche eventuali simili violazioni da parte di Google e di Apple.