Fatturato a 177 milioni nel primo semestre 2019. E 530mila nuovi utenti nel secondo trimestre dell’anno che hanno consentito di superare i 4 milioni di abbonati. Questi i numeri della prima metà 2019 di Iliad. Nell’annunciare i risultati l’operatore guidato da Benedetto Levi fa il punto anche su investimenti a avanzamento della rete proprietaria: al netto delle frequenze l’azienda ha messo sul piatto 161 milioni di euro nel primo semestre e a fine giugno 2019 conta 2.400 siti installati. “Iliad conferma l’obiettivo di 3.500 siti installati entro fine anno per continuare a offrire un servizio di sempre migliore qualità ai suoi utenti”, si legge in una nota.
L’azienda ha deciso inoltre di continuare a tenere fede alla politica dei prezzi “stracciati” nonostante i competitor stiano man mano aumentando i prezzi dopo una prima fase di allineamento al “ribasso”.
Stando alle rilevazioni di SosTariffe.it dopo un progressivo aumento delle tariffe nel corso degli ultimi mesi – i pacchetti mensili all inclusive sono passati velocemente da 10 euro alla soglia dei 15 – da questo mese si è attesa una stangata del +28%. Gli aumenti hanno già scatenato le proteste delle associazioni dei consumatori e Agcom ha annunciato che monitorerà la situazione: “Verificheremo se gli aumenti a raffica delle tariffe di telefonia mobile di questa estate sono in linea con le normative vigenti”, ha evidenziato nei giorni scorsi il Commissario Francesco Posteraro.
“In un momento in cui gli operatori storici effettuano rimodulazioni con aumenti di prezzo per i loro clienti, Iliad rimane fedele alla promessa fatta al momento del suo lancio sul mercato, ovvero tariffe senza costi nascosti e garantite per sempre”, puntualizza l’azienda. Sul fronte abbonati il secondo trimestre dell’anno è stato più performante della parte iniziale: 472.000 le new entry fra gennaio e marzo e 530.000 quelle da aprile a giugno. Un milione in più dunque, nel primo semestre.
L’azienda ha inoltre annunciato un accordo con Nokia per la realizzazione della rete 5G: “Scegliendo Nokia, il Gruppo ha puntato sulla tecnologia europea e sull’indipendenza strategica”.