Assintel anticipa a MIlano il report di ottobre 2012. In pieno trend di contrazione economica generale, i numeri del mercato IT ricalcano una situazione che dal secondo semestre dello scorso anno è andata indubbiamente peggiorando. L’Assintel Report, tuttavia, non è solo una carrellata di numeri, che ci direbbero nulla più di ciò che le aziende già sanno: delle medie, utili solo per confrontarsi, per piangersi addosso, o per fare titoli di giornali.
"Ciò che serve realmente alle nostre imprese digitali, oggi, è la capacità di individuare quelle correnti, spesso poco visibili, che promettono uno sviluppo del business, impostando un lavoro strategico per cavalcarle – fanno sapere da Assintel – Qui sta la capacità di quella che noi chiamiamo "la nuova IT", legata ad un Made in Italy illuminato che investe nei nuovi paradigmi tecnologici – nell’enterprise mobility, nel cloud, nel social, nell’information management security – e che da solo è responsabile di quell’aumento dell’export che ci sta salvando dalla crisi nera".
La nuova IT si contrappone dunque all’IT tradizionale, legata a prodotti e servizi ormai consolidati e proprio per questo pienamente allineata al dumping delle tariffe professionali, alla contrazione della Domanda classica, al loop dei tagli interni e del conseguente depauperamento dei propri talenti. Solo evolvendo verso la nuova IT ci sarà una possibilità di crescita.