Melafonino alla riscossa. Stando a quanto dichiarato dall’analista di Tf International Securities Ming-Chi Kuo, tra i massimi esperti mondiali dell’ecosistema Apple, la domanda per i nuovi iPhone, la serie 11, supera le aspettative, almeno in questa prima fase di lancio. A livello geografico, l’iPhone 11 Pro sta performando meglio negli Stati Uniti, mentre in Cina è più gettonato il più accessibile iPhone 11. Ed è sulla scia di questo andamento che Tf International Securities ha corretto al rialzo le stime sulle consegne di iPhone nel 2019, portandole da 65-70 milioni di unità a 70-75 milioni di unità. Per Kuo, nello specifico, il merito va ascritto soprattutto ai nuovi colori: il verde e il viola dell’iPhone 11, e il verde notte dell’iPhone 11 Pro.
Ma per altri osservatori, citati da Cnbc in un lungo approfondimento dedicato ai nuovi device, non bisogna sottovalutare l’impegno che sta mettendo Cupertino nell’offrire ai propri clienti una vera e propria fotocamera connessa, più che un semplice smartphone. Una mossa che aiuterà il brand a distinguersi da rivali tra come Samsung e Huawei, le cui fotocamere sono state competitive o addirittura migliori di quelle dell’iPhone in alcuni aspetti, secondo gli analisti del comparto.
“Camera, Camera, Camera è il nuovo iPhone 11”, ha commentato l’analista di Deutsche Bank Jeriel Ong in una nota all’inizio di questa settimana dedicata al lancio. Il comparto ottico è “ciò che ancora interessa ai consumatori e dove la maggior parte del mercato si aspetta di riscontrare innovazione”, ha affermato l’analista di Gartner Annette Zimmerman.
Phil Schiller, top manager del marketing di Apple, ha parlato della fotocamera del nuovo telefono definendola la sua componente preferita. Tim Cook ha rilanciato dicendo che dedicate al miglioramento della fotocamera dell’iPhone lavorano circa 800 persone.
Dal momento che il design dei telefoni di quest’anno coincide con quello dell’anno scorso, evidenziare il cambiamento nel design della sua fotocamera fisica è uno dei pochi modi per distinguere un iPhone 11 da un iPhone X su cartelloni pubblicitari e altre pubblicità. “Il numero di telecamere sul retro del tuo iPhone diventerà un distintivo sociale”, ha addirittura profetizzato Cybart la scorsa settimana.
Gli analisti hanno anche evidenziato come Apple stia usando l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico per creare immagini che sono in realtà più fotografie combinate per realizzare uno scatto migliore di quanto sia possibile con una singola fotocamera. Apple chiama questa funzionalità “Deep Fusion” e, sebbene non sia disponibile con i nuovi iPhone, verrà rilasciata con un futuro aggiornamento del software. “Scatta nove immagini. Prima di premere il pulsante di scatto, sono già state scattate quattro immagini brevi, quattro immagini secondarie”, ha affermato Schiller. “Quando si preme il pulsante di scatto dell’otturatore, viene eseguita una lunga esposizione, quindi in un solo secondo il motore neurale analizza la minor combinazione di immagini lunghe e brevi, selezionando le migliori tra loro, selezionando tutti i pixel e pixel per pixel, passando attraverso 24 milioni di pixel per ottimizzare i dettagli e il basso rumore”.
L’ascesa di fotocamere avanzate su smartphone ha portato a un brusco calo delle vendite di macchine fotografiche tradizionali. Un dato estrapolato dalle statistiche della Camera and Imaging Products Association analizzate dal venture capitalist Om Malik. Nel 2018 sono state vendute 20 milioni di fotocamere digitali, in calo rispetto a 120 milioni nel 2008, mentre Apple ha venduto quasi 218 milioni di iPhone nello stesso anno. “Merito di un cocktail di chip migliori, capacità di elaborazione migliore, sensore migliore e algoritmi in costante miglioramento: il futuro appartiene alla fotografia computazionale”.